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  1. Corsi

ARCHITETTURA

corso
Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Durata (anni):
5
Struttura di riferimento:
Dipartimento di Architettura e Design
Sede:
REGGIO DI CALABRIA
Course Catalogue:
https://unirc.coursecatalogue.cineca.it/corsi-code...
  • Programma E Obiettivi
  • Profili Professionali
  • Insegnamenti
  • Persone
  • Professioni

Programma E Obiettivi

Obiettivi

Obiettivi formativi specifici del Corso di Studio
Il Corso di Studi ha come obiettivo la formazione specifica nel settore dell'Architettura, e cioè la formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), mirate ad assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
6. della capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l'integrazione dei piani nella pianificazione.
Con riferimento alla natura e alle finalità proprie del Corso di Studi, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-progettuale alle differenti scale, necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati sia dalla direttiva CE 2005/36 che disciplina ed equipara l'esercizio della professione di architetto in ambito europeo sia dalla direttiva CEE 85/384 sull'Architettura, mediante:
- l'attività di progettazione applicata al campo dell'architettura, della città, del restauro, dell'urbanistica, e dell'ambiente costruito in senso lato;
- la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico;
- la preparazione storica mirata: all'acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione e, conseguentemente, all'acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura;
- la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di costruzione dei manufatti edilizi;
- la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all'uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione;
- la preparazione tecnica relativa alla gestione dei processi di costruzione, al perseguimento della sicurezza, della sostenibilità e della qualità, nonché all'analisi dei costi di costruzione e gestione nel tempo.
Il Corso di Studi magistrale a ciclo unico in 'Architettura' (Classe LM/4) prevede il rilascio del titolo di 'laureato magistrale'. La sua durata è di cinque anni per un totale di almeno 300 crediti formativi universitari (CFU) ed è basato su attività formative riguardanti cinque tipologie:
A) attività formative di base;
B) attività formative caratterizzanti;
C) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base o caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare;
D) attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo;
E) attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio e alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, oltre l'italiano;
F) attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo studio dà accesso, tra cui in particolare stage, tirocini formativi e di orientamento.
Obiettivi dell'offerta formativa
In particolare, l'offerta formativa proposta dal nuovo Ordinamento del CdS quinquennale in Architettura si colloca nel quadro generale della cosiddetta “Riforma dei Saperi” che sta interessando l'Università italiana.
La riforma dei saperi, che si inserisce nel contesto di una continua evoluzione del panorama educativo e professionale, richiede una revisione delle strutture didattiche e dei programmi di studio, in particolare per i corsi quinquennali a ciclo unico, che devono rispondere in modo più agile e adeguato alle sfide globali e alle dinamiche sociali contemporanee.
In una società sempre più complessa, in cui la digitalizzazione interessa e coinvolge ogni campo della conoscenza, l'università italiana deve necessariamente evolversi esplorando nuovi percorsi di formazione che abbiano un legame concreto con la realtà nella quale viviamo e che favoriscano una formazione interdisciplinare dello studente.
Il livello di complessità e di interconnessione che caratterizza la nostra società ci fa comprendere che non è più possibile approcciare allo studio a compartimenti stagni ma è necessario pensare a percorsi formativi interdisciplinari che mixano insegnamenti scientifici e umanistici per creare una conoscenza nuova in grado di rispondere alla complessità dei tempi e soprattutto a quanto richiesto dai principi legislativi della riforma universitaria.
In questo ambito, la riforma dei saperi implica una riflessione profonda su come Il CdS in Architettura debba evolvere nel suo insegnamento e nella sua pratica, con una particolare attenzione alla preparazione dei giovani professionisti, attraverso percorsi formativi che siano al contempo solidi e flessibili, per affrontare e gestire realtà e processi sempre più interconnessi, globali e interdipendenti. Nuove competenze professionali, quindi, in grado di rispondere a complessità nuove, che vanno dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione, dalla progettazione inclusiva alla capacità di intervenire in contesti urbani in continua trasformazione. Questo richiede un approccio didattico integrato, che non solo rafforzi le competenze tecniche, ma che sviluppi anche una visione critica e creativa, capace di affrontare i cambiamenti della società e le nuove esigenze del vivere urbano.
Le competenze interdisciplinari consentono di sviluppare oltre a competenze tecniche differenziate anche competenze trasversali quali problem solving, pensiero critico, creatività, flessibilità, comunicazione efficace, intelligenza emotiva. Competenze richieste dal mondo del lavoro anche secondo il World Economic Forum.
La riforma, nel suo complesso, introduce un insieme di obiettivi strategici e requisiti obbligatori per il rinnovamento degli ordinamenti didattici, tra cui si evidenziano:
• Integrazione delle competenze trasversali: Promuovere la capacità di problem solving, il pensiero critico e le competenze digitali, linguistiche e relazionali, rendendole centrali nei curricula.
• Centralità della sostenibilità: Integrare i principi di sviluppo sostenibile, educazione ambientale e transizione ecologica in tutte le discipline, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
• Interdisciplinarità e flessibilità: Favorire un approccio educativo che superi le tradizionali compartimentazioni disciplinari, promuovendo percorsi flessibili e personalizzati per gli studenti.
• Valorizzazione dell'inclusione: Riformulare i contenuti e i metodi didattici per garantire un'educazione equa e accessibile, con particolare attenzione alle diversità culturali, sociali e personali.
• Digitalizzazione: Rafforzare l'uso delle tecnologie digitali per la didattica, sia come strumento di apprendimento che come materia di studio, per preparare le nuove generazioni a un contesto lavorativo sempre più tecnologico.
Questi principi non solo pongono l'accento sul cosa insegnare, ma anche sul come insegnare, incentivando una didattica centrata sullo studente e orientata a risultati concreti. Viene richiesto un impegno coordinato per integrare le competenze tradizionali con quelle emergenti, fornendo agli studenti strumenti che li rendano protagonisti consapevoli del proprio apprendimento e del mondo che li circonda.
Tali obiettivi richiedono un profondo ripensamento degli ordinamenti didattici, che devono essere riorganizzati per:
• Aggiornare i contenuti disciplinari: Introdurre nuovi argomenti e rivedere quelli già esistenti per rispondere alle esigenze emergenti.
• Ridisegnare le metodologie didattiche: Promuovere approcci innovativi e partecipativi, come il project-based learning e le esperienze laboratoriali, capaci di stimolare la creatività e l'apprendimento attivo.
• Rivedere i criteri di valutazione: Passare da un'ottica di valutazione puramente nozionistica a una più orientata sulle competenze e sui risultati concreti.
• Formare i docenti: Investire in programmi di aggiornamento professionale per garantire che il personale educativo sia adeguatamente preparato a implementare le novità introdotte.
La riforma dei saperi che sta interessando l'Università italiana offre, quindi, al Corso di Laurea in Architettura, l'occasione per assumere consapevolezza dei profondi cambiamenti in atto nei propri valori e approcci, tecniche e progetti e per mettere a fuoco le innovazioni necessarie a fornire risposte adeguate alle sfide poste dai profondi mutamenti che oggi investono città, territori, economie e società. Il cambiamento climatico, la crisi energetica e idrica, l'aumento delle diseguaglianze sociali, l'innovazione tecnologica e gli obiettivi di sostenibilità hanno un filo rosso comune: costringono società e individui a modificare profondamente il loro rapporto con il territorio. Come risponde il vasto campo disciplinare dell'Architettura a tale sfida?
La nuova offerta formativa che caratterizza il nostro corso di studi in Architettura si fonda su questi presupposti integrando solide competenze tecnico-disciplinari con l'innovatività, la flessibilità e l'interdisciplinarietà.

Modalità di erogazione dei crediti formativi
Nell'ottica di favorire lo spirito della Riforma - fortemente incentrata sulla necessità di orientare la formazione verso una maggiore capacità di formare figure professionali in grado di collocarsi, ai più alti livelli possibili, nel contesto nazionale e internazionale – si è scelto di adottare una nuova modalità di erogazione dei Crediti Formativi Universitari.
Tale modalità, peraltro già consolidata in altri CdS italiani caratterizzati da una forte presenza di didattica laboratoriale, prevede che il valore del singolo CFU - che è pari a 25 ore comprendenti la didattica assistita in aula e lo studio individuale - venga articolato in maniera differente a seconda della tipologia di insegnamento.
L'articolazione prevista è la seguente:
 Corsi monodisciplinari e Corsi integrati (monodisciplinari o pluridisciplinari): 10 ore di didattica assistita in aula e 15 ore di studio individuale;
 Laboratori (monodisciplinari o pluridisciplinari): 12 ore di didattica assistita in aula e 13 ore di studio individuale;
 Atelier (pluridisciplinari): 15 ore di didattica assistita in aula e 10 ore di studio individuale;
 Workshops intensivi: 25 ore di didattica assistita in aula;
 Tirocini formativi: 25 ore di studio individuale;
 Predisposizione prova finale: 25 ore di studio individuale.
L'articolazione del percorso formativo proposto dovrebbe garantire, inoltre, la sinergia orizzontale e verticale tra gli insegnamenti in modo che lo studente possa giungere alla conclusione del percorso di studi avendo chiaro il modo in cui le singole discipline contribuiscono alla propria formazione multidisciplinare e sistemica e lo preparino alle competenze richieste in ambito lavorativo.
In conformità all'art. 3, comma 8 del D.L. 1649/2023, sarà possibile conseguire il titolo anche secondo un piano di studi individuale che preveda attività formative diverse da quelle presenti nell'offerta formativa, purché in coerenza con l'ordinamento didattico del corso di studi dell'a.a. di immatricolazione. Le modalità saranno esplicitate nel Regolamento didattico.

Descrizione del percorso formativo
L'identità del Corso di Studio in Architettura, presente a Reggio Calabria fin dagli anni '70 del secolo scorso, si è definita e consolidata nel tempo, in relazione sia alle tematiche specifiche del territorio di appartenenza, il Mezzogiorno d'Italia, sia alle problematiche e potenzialità di tutta l'area euro-mediterranea e mediterranea più in generale, rispetto alla quale l'istituzione universitaria che lo eroga occupa una posizione privilegiata.
Alla base dell'offerta didattica del Corso di Studi c'è, infatti, innanzitutto l'impegno di costruire una comunità di studenti e di docenti tesa al miglioramento generale delle condizioni di vita della comunità insediata, della qualità degli spazi e degli edifici che essa abita, della realizzazione di una nuova dignità urbana, della valorizzazione dei propri territori e paesaggi, della loro bellezza.
Nella attuale contrazione generalizzata delle risorse economiche è, infatti, sempre più necessario trovare, soprattutto nel Mezzogiorno, soluzioni sostenibili ai problemi posti dalle società avanzate. Concentrare l'attenzione all'architettura, alla città, al territorio, alla cultura storica, al paesaggio, significa individuare un campo d'azione nel quale riconoscere i veri bisogni non materiali della società contemporanea e le vie immateriali per soddisfarli.
Con la modifica di ordinamento (TAF-RAD) attuata per la coorte di immatricolati 2025-26 si intende rispondere a una domanda di maggiore caratterizzazione del percorso degli studi in termini di abilità, nell'intento di coniugare generalismo e specialismo in maniera equilibrata e di rimarcare, in termini formativi, alcuni specifici ambiti di competenza, propri della figura dell'architetto, che siano adeguati al mutato contesto socioculturale che presenta la società moderna. La modifica dell'ordinamento (TAF-RAD) definisce un percorso più flessibile e interdisciplinare nel quale lo studente ha la possibilità, qualora lo desideri, di personalizzare il proprio piano di studi individuale, attraverso attività formative diverse da quelle previste dal Regolamento Didattico, purché in coerenza con l'Ordinamento del Corso di Studi avviato per l'a.a. 2025-2026. Il Corso di Studi, pertanto, in linea con la Riforma delle Classi di Laurea, supera la visione fondata su programmi di studio vincolati da un sistema di crediti formativi basato su settori disciplinari circoscritti, prediligendo la flessibilità e l'interdisciplinarietà, valorizzando i profili offerti e la risposta di competenze da parte del mondo del lavoro.
Il Corso di Studi è, dunque, pensato come il luogo della formazione continua degli studenti-architetti, i quali dovranno acquisire una elevata capacità di progettare, di individuare e sviluppare i problemi e di intercettare quei principi che collegano tra loro le diverse conoscenze per conferirgli un senso specifico.
Gli allievi affronteranno perciò, nei loro percorsi formativi, questioni generali e particolari, evitando l'iperspecialismo che frammenta l'unità del sapere e che spezza le inseparabili relazioni vitali e profonde che alimentano le cose. In quanto, essere in grado di gestire le relazioni complesse tra le cose e gli eventi è un compito di primaria importanza per le giovani generazioni, poiché in ciò esse misurano la capacità di comprendere e muoversi in un mondo in competizione globale, sempre più articolato e complesso, governato dalla rapidità e dalla imprevedibilità degli eventi, delle occasioni e dei risultati.
Il Corso di Studi pone, quindi, una sfida culturale. In quanto il pensiero – l'acquisizione cioè di un proprio e non convenzionale punto di vista sulle cose e sulla loro trasformazione – è oggi quanto di più prezioso possa possedere un individuo o una comunità. Collegare conoscenze, saperi ed eventi, e dar loro un senso, è oggi il compito primario della scuola, che consiste nello stimolare curiosità e incoraggiare costantemente il confronto libero e creativo.
In questa prospettiva, la didattica del corso viene sviluppata e articolata orientandosi alla formazione di un architetto generalista capace di riconoscere e assumere le problematiche dell'edificio, della città e del territorio interpretandole sia rispetto alle questioni connotative del meridione d'Italia e del Mediterraneo che a quelle più generali della contemporaneità, in un'ottica di complessità piuttosto che di specializzazione. Un architetto capace di coniugare i problemi propri della forma a tutte le scale, da quella architettonica a quella urbana e territoriale, con quelli della sostenibilità attraverso l'impiego intelligente delle tecniche e delle tecnologie avanzate. La formazione acquisita durante l'intero percorso di studi garantisce, inoltre, l'acquisizione delle competenze necessarie per poter contribuire, con le specificità proprie dell'architetto, ad affrontare le sfide più rilevanti che interessano oggi la città e il territorio – cambiamenti climatici, questioni energetiche, mitigazione e prevenzione dei rischi, riduzione dell'inquinamento, inclusione sociale - contribuendo con interventi appropriati alle diverse scale del progetto e facendo ricorso agli strumenti digitali e di intelligenza artificiale più innovativi.
Obiettivo del Corso di Studio è quello di creare una figura professionale che alla specifica capacità progettuale, a tutti i livelli, accompagni la padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnico-economico. Si attua, pertanto, un'integrazione in senso qualitativo della formazione storico-critica con quella scientifica, secondo un'impostazione didattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo ad operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica, urbanistica, paesaggistica, del design e del restauro. Il Corso di Studi inoltre è finalizzato alla acquisizione delle competenze richieste agli Architetti che operano agli alti livelli degli Enti Pubblici e Privati nell'ambito del processo di gestione del progetto alle varie scale, nella consapevolezza che nel nostro Pese esiste ancora un forte divario tra gli avanzamenti della ricerca scientifica e i contenuti dell'apparato normativo che regola le trasformazioni.
La formazione didattica 'generalista' offerta dal corso viene, inoltre, rafforzata nell'ultimo anno dalla possibilità di scegliere un percorso di studi che sia specificamente indirizzato alla definizione di un iter progettuale interdisciplinare finalizzato a tre questioni chiave della contemporaneità: la neutralità climatica, la fruizione inclusiva, il welfare dello spazio pubblico.
Pur nella specificità delle tematiche trattate negli atelier interdisciplinari del quinto anno, l'obiettivo specifico del corso di studi è la formazione di una figura di architetto imperniata sulla cultura del progetto che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni derivanti dal contesto; un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto di architettura nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore.
I temi prevalenti del Corso di laurea magistrale quinquennale danno, pertanto, l'opportunità di approfondire, all'interno di ciascuna scelta – sia in termini teorici che sperimentali – questioni concrete e attuali che concernono l'intero sistema antropizzato, costruito o meno che sia, e coinvolgono temi che spaziano dalle grandi figure del territorio all'innovazione dei materiali, dalla gestione delle aree e dei manufatti sensibili – storici e contemporanei – alla progettazione resiliente, dal progetto dello spazio a quello degli elementi, interessando i molteplici temi strategici della costruzione e della ricostruzione di manufatti, città e territori.
L'intero percorso formativo, infine, integrando saperi e competenze di base a competenze caratterizzanti la figura dell'architetto nella contemporaneità, assicura la realizzazione di una figura professionale flessibile e in grado di adattarsi facilmente ai rapidi mutamenti del mondo del lavoro, nonché di comprendere le sollecitazioni del proprio tempo e di reinterpretarle, coniugando una solida tradizione culturale con l'innovazione scientifica e tecnologica.
Articolazione del percorso formativo
L'offerta formativa del Corso di Studio si struttura secondo due macro-componenti: una parte teorica mirata al 'sapere', cioè all'acquisizione, da parte dello studente, di teorie e metodi disciplinari; una parte teorico-pratica orientata all'acquisizione di competenze relative all'esercizio del 'saper fare' nel campo delle attività specifiche della professione di architetto.
Il percorso formativo del Corso di Studio è articolato in due cicli:
Il primo ciclo (1°, 2° e 3° anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base e alla sperimentazione di esperienze di sintesi applicativa dei saperi. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell'architettura, delle matematiche per l'architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell'architettura, del diritto urbanistico. Deve, inoltre, dimostrare di aver acquisito il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e di aver acquisito le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come 'specifica' forma di interpretazione e riconfigurazione dei 'fatti' architettonici e urbani.
Il secondo ciclo (4° e 5°anno) è orientato alla formazione complessa nei principali macro-ambiti relativi alla professione dell'architetto: Architettura e Patrimonio ereditato; Architettura, Città, Territorio e Paesaggio; Architettura, Tecnologie e Costruzione. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso le conoscenze caratterizzanti la figura dell'architetto, relative in particolare alla progettazione architettonica, urbana e del paesaggio, alla progettazione urbanistica, alle tecnologie, alla tecnica e alla costruzione dell'architettura, al restauro architettonico, agli aspetti economico-valutativi e procedurali del processo progettuale e realizzativo.
Il 5° anno, in particolare, sarà orientato alla sperimentazione di un progetto complesso che si realizza negli Atelier, luoghi dove – attraverso il contributo di più docenti – si applicano i concetti appresi nei precedenti anni, in un contesto multidisciplinare quale tipicamente è quello progettuale. I tre Atelier multidisciplinari, tra loro opzionali, hanno carattere curriculare e frequenza obbligatoria. Al loro interno si riversano i percorsi di ricerca più innovativi portati avanti dai docenti, consentendo al laureando di acquisire le competenze più richieste nell'ambito professionale con il quale si dovrà confrontare. Nell'ottica della flessibilità, fortemente caldeggiata dai principi della Riforma, gli Atelier si comporranno di 16 cfu suddivisi tra quattro ambiti disciplinari che si ritengono particolarmente importanti nell'affrontare il tema individuato dal laboratorio.

Per quanto, invece, riguarda gli insegnamenti opzionali proposti al terzo e al quarto anno, questi devono trasferire allo studente quelle specifiche skills che ne rafforzino il profilo in uscita e lo preparino ad inserirsi nell'ambito lavorativo che caratterizza gli enti pubblici e privati. Inoltre, nel secondo ciclo, sono previsti alcuni segmenti di attività didattica pratica (tirocini). Questi potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica e dei reparti di ricerca e sviluppo di enti e imprese pubbliche o private operanti nel settore dell'architettura, dell'urbanistica e del restauro, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l'utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture e istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage).
Oltre agli insegnamenti curriculari (obbligatori e opzionali) è prevista una lista di insegnamenti a scelta che, nel rispetto della libertà dello studente, possono contribuire, attraverso profili altamente innovativi, a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso formativo. I suddetti insegnamenti in parte saranno annualmente proposti dai gruppi disciplinari, di concerto con gli indirizzi della Commissione per l'Assicurazione della qualità del CdS, in parte saranno mutuati da altri CdS dell'Ateneo nel rispetto della coerenza con il percorso formativo del CdS.
A conclusione del percorso formativo lo studente potrà scegliere se elaborare la tesi di laurea all'interno di uno degli atelier opzionali, oppure in maniera autonoma sotto la guida di un docente relatore. L'elaborato di Tesi prodotto dai laureandi è da pensarsi in stretta correlazione con l'attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La sua elaborazione serve a dimostrare l'attitudine del laureando alla ricerca, all'approfondimento critico, alla speculazione teorica sui principali temi del progetto.


Conoscenze e capacità di comprensione

Al fine di garantire agli studenti le basilari conoscenze teoriche e la prassi di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree di apprendimento dovranno confrontarsi, in termini di acquisizione da parte dello studente di 'conoscenza e capacità di comprensione' con i seguenti contenuti minimi.
Il laureato del Corso di Studio magistrale a ciclo unico in Architettura deve conoscere approfonditamente: i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell'architettura, delle matematiche per l'architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell'architettura, del diritto urbanistico.
Egli deve avere piena padronanza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, infrastrutturali, normativi, gestionali, economici, estimativi, paesaggistici ed ambientali. Deve anche possedere conoscenze nel campo dell'organizzazione della costruzione e della cultura d'impresa. Inoltre, deve dimostrare di avere acquisto un'attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea, nonché il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come 'specifica' forma di interpretazione e riconfigurazione dei 'fatti' architettonici e urbani.
Le conoscenze e le capacità di comprensione vengono sviluppate attraverso modalità di insegnamento di tipo tradizionale, come i corsi mono-disciplinari e i corsi integrati, e di tipo sperimentale e innovativo come i laboratori, i workshops e i supporti didattici, che caratterizzano il primo ciclo di studi (primo, secondo e terzo anno).

Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Abilità
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell'architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l'elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all'integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l'ultimo anno, il quinto, che caratterizza l'ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un'esperienza di Atelier, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
 affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
 formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
 saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell'esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
 valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
 elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell'architettura.
Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l'intero percorso formativo nell'ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
 Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l'allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell'ambito del progetto.
 Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l'allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l'ultimo anno di corso, nell'ambito dell'Atelier ad indirizzo, l'allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l'originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all'interno dell'Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.
Modalità
Durante l'intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell'insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.

Autonomia di giudizi

Abilità
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell'architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l'elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all'integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l'ultimo anno, il quinto, che caratterizza l'ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un'esperienza di Atelier, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
- affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
- formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
- saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell'esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
- elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell'architettura.

Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l'intero percorso formativo nell'ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
- Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l'allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell'ambito del progetto.
- Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l'allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l'ultimo anno di corso, nell'ambito dell'Atelier ad indirizzo, l'allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l'originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all'interno dell'Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.

Modalità
Durante l'intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell'insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).

Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.


Abilità comunicative

Abilità
Il laureato deve acquisire capacità di comprendere e comunicare in contesti multidisciplinari amministrativi, imprenditoriali, istituzionali, sia nazionali che internazionali, illustrando e rappresentando in modo ampio ed efficace le proprie scelte, dimostrandone le basi culturali e la solidità tecnico-scientifica. A tal fine nel percorso formativo e nella varietà e complessità delle discipline e dei prodotti attesi da elaborare, verrà privilegiato, in sede di esame e di modalità di accertamento della preparazione, una modalità di comunicazione espressa sia attraverso la parola, intesa sia come fattore primario di interazione e di integrazione dei contenuti dell'elaborato-progetto, sia attraverso le più adeguate tecniche di rappresentazione grafica e di comunicazione visiva e/o audiovisiva.
Il progetto di architettura, infatti, richiede di essere comunicato a più livelli. Pertanto, al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
 comunicare il progetto di architettura attraverso le più adeguate tecniche della rappresentazione;
 essere creativo nell'adozione di metodi e strumenti consolidati di rappresentazione e di comunicazione (grafica, visuale, verbale, scritta) e nello sviluppo di idee e metodi nuovi e originali;
 comunicare in modo efficace, anche in un contesto internazionale, interpretazioni e proposte progettuali, argomentando le proprie scelte in modo chiaro e privo di ambiguità, attraverso tutti gli strumenti verbali, manuali e digitali propri della cultura architettonica contemporanea, di fronte ad interlocutori - specialisti e non specialisti - della comunità scientifica, delle pubbliche amministrazioni e della società civile;
 interagire in gruppi di lavoro pluridisciplinari e coordinarsi con specialisti di settori affini coinvolti nei processi di analisi e di progettazione, sapendo ascoltare e sapendo rispondere su punti di vista diversi ed utilizzando le più adeguate modalità di rappresentazione e descrizione dell'architettura:
 comunicare in una lingua straniera UE (inglese) con il linguaggio specifico dell'architettura, tecnico e letterario, in forma scritta e orale;
 cogliere le relazioni comunicative tra uomo e architettura e tra architettura e ambiente.
Tempi
Il raggiungimento delle abilità comunicative sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
 Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l'allievo deve sapere esprimere correttamente, sia durante le verifiche intermedie sia durante le prove finali d'esame, il proprio pensiero critico, anche mediante l'utilizzo delle più adeguate tecniche della rappresentazione.
 Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l'allievo deve essere in grado di predisporre elaborati complessi che gli consentano di comunicare il proprio pensiero a più livelli e interlocutori, anche non appartenenti al settore. Inoltre, al termine dell'ultimo anno di corso, in particolare con la predisposizione e discussione dell'elaborato di tesi, egli dove dimostrare di aver acquisito tutti gli strumenti comunicativi relativi sia alla comunicazione scritta, sia alla comunicazione orale pubblica, sia alla rappresentazione grafica.
Modalità
Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di abilità comunicative, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, presentazione del proprio progetto, organizzazione di workshop, mostre a cura degli studenti, esposizione dei risultati delle ricerche a cura degli studenti, ecc.).
In particolare, il rapporto che si sviluppa nell'ambito dei laboratori didattici tra docenti e studenti e tra studenti e studenti costituisce un importante esercizio delle abilità comunicative.
Inoltre, la compresenza, all'interno dei laboratori, di discipline appartenenti a settori scientifico disciplinari differenti origina l'abitudine al confronto e aiuta a sviluppare le indispensabili abilità comunicative. Queste sono fondamentali non soltanto per la comunicazione dei risultati raggiunti, ma soprattutto per l'apprendimento di una modalità lavorativa quale quella dell'architetto, che richiede ottime capacità sia nel coordinamento sia nell'attività di gruppo.
L'acquisizione delle abilità comunicative viene, quindi, stimolata durante tutto l'iter del percorso formativo e, in particolare, nell'ambito della didattica laboratoriale. Infine, la discussione pubblica della tesi di laurea offre allo studente un'ulteriore opportunità di verifica delle capacità di analisi critica, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto e si configura quale fondamentale occasione per il rafforzamento delle proprie abilità comunicative che divengono oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del titolo di studio.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità comunicative, quali: l'esercizio all'esposizione dei risultati ottenuti praticata periodicamente durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione in gruppo di progetti o altri prodotti didattici e, più in generale, tutte le attività di laboratorio previste nel quinquennio.

Capacità di apprendimento

Abilità
Il laureato deve dimostrare di avere acquisito le abilità necessarie che gli consentano in modo autonomo di documentarsi costantemente su temi inerenti ai propri studi, di approfondire il livello di conoscenza dei vari ambiti disciplinari, di aggiornarsi per comprendere l'evoluzione culturale e operativa delle discipline, delle teorie, delle prassi e degli apparati tecnico-normativi di riferimento.
La capacità di apprendimento, di discernimento critico e di rigore metodologico devono esprimersi anche in ambiti tematici affini al progetto di architettura, utili per governare le possibili relazioni multidisciplinari dell'architettura. Ciò al fine di avviare il laureato alla professione di architetto, ma anche per consentirgli di affrontare livelli superiori della formazione scientifica e professionale, quali dottorati di ricerca e master.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
 apprendere, con autonomia intellettuale, materie complesse tanto in ambito umanistico quanto in ambito scientifico;
 individuare prospettive e obiettivi per la propria formazione continua, traendo opportunità di apprendimento dalle esperienze compiute e dal confronto pubblico con la comunità scientifica, con le istituzioni e con le componenti sociali più attive e partecipanti;
 affinare gli strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze con modalità autonome nello studio e nella pratica dell'architettura;
 aggiornarsi costantemente in riferimento alla normativa tecnica (NTC, sicurezza, qualità, ecc.);
 sapersi inserire in modo partecipativo nella vita culturale, economica e professionale;
 operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
 saper gestire e valutare in modo autonomo e obiettivo la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.
Tempi
Il raggiungimento delle capacità di apprendimento sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l'allievo deve dimostrare di avere appreso le metodologie della ricerca bibliografica e scientifica nei differenti insegnamenti, nonché di sapere trasporre le conoscenze teoriche nell'ambito delle attività applicative di esercitazione.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l'allievo deve essere in grado di sviluppare la ricerca negli ambiti disciplinari caratterizzanti il percorso formativo e di avere le capacità di mettere in relazione le proprie conoscenze nei diversi campi, sia in termini di elaborazioni teoriche, sia in termini di elaborazione di progetti complessi e interdisciplinari. Inoltre, al termine dell'ultimo anno di corso, nell'ambito della predisposizione e discussione della tesi di laurea, l'allievo deve dimostrare piena autonomia nell'individuazione, oltre che dei possibili risultati, anche dei nodi critici e dei problemi aperti (o irrisolti) della propria ricerca (sia progettuale che critica) che meritano successivi approfondimenti.
Modalità
La verifica delle capacità di apprendimento maturate durante percorso formativo, nell'ambito degli esami di profitto e della discussione di tesi, è oggetto di continuo confronto tra docenti e studenti. Tale confronto è finalizzato all'accertamento metodologico delle relazioni tra aspetti teorici, tecnici e pratico operativi. Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di capacità di apprendimento sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (elaborazioni di ricerche di base, elaborazioni di ricerche applicate, sintesi progettuali, colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, esposizione dei risultati conseguiti, ecc.).
La tipologia degli insegnamenti (laboratori didattici, corsi integrati e corsi monodisciplinari) e la compresenza all'interno dello stesso insegnamento di attività diversamente articolate (lezioni teoriche, ricerche, esercitazioni, attività seminariali, ecc.) concretizzano l'obiettivo di cui al descrittore in oggetto. Le capacità di apprendimento sono, infatti, acquisite in particolare nelle attività che riguardano: lo studio individuale, la predisposizione di esercitazioni e progetti, l'attività svolta per l'elaborazione della prova finale e il tirocinio formativo.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare le capacità di apprendimento mediante la previsione di predisposizione da parte degli studenti di idonee elaborazioni, quali: stesura di rapporti di ricerca, sviluppo di sintesi progettuali, formalizzazione di interpretazioni critiche, ecc.


Requisiti di accesso

L'iscrizione al Corso di laurea magistrale è a numero programmato ed è regolata dalle norme vigenti in materia di accesso ai corsi di studio a numero programmato a livello nazionale (art. 1, comma 1, lettera a, L.264/99); l'ammissione avviene col solo possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo (art. 6, comma 1. DM 270/2004).

Il numero degli iscritti è stabilito annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri fissati dal Ministero dell'Università e della Ricerca, ai sensi dell'art. 1, della legge n. 264/99 e della direttiva comunitaria 384/85 CE.

Le modalità delle prove di ammissione per le matricole sono conformi a quanto stabilito annualmente con decreto ministeriale per i corsi di laurea ad accesso programmato.

La prova di ammissione, oltre a consentire la formazione di una graduatoria, ha di fatto anche valore di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso che, riferite agli obiettivi specifici del corso di studio, riguardano le conoscenze nei campi della logica, della cultura generale, della storia, del disegno e rappresentazione, della matematica e della fisica.

La specifica delle conoscenze richieste per l'accesso, la modalità di verifica delle stesse, nonché gli Obblighi Formativi Aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva e il conseguente assolvimento degli OFA e i relativi tempi e modalità di accertamento, sono indicati nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea.





Esame finale

Il valore della prova finale come momento di sintesi delle cognizioni acquisite dovrà, accanto alla verifica delle competenze specifiche richieste per l'architetto generalista, accertare che lo studente abbia acquisito, in maniera completa e integrata, conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicarle, autonomia di giudizio, abilità comunicativa e capacità di apprendimento autonomo nell'ottica di una formazione continua anche auto-diretta.
La prova finale conclusiva – esame di laurea – consiste nella discussione, dinanzi ad una Commissione, di un elaborato individuale originale di natura progettuale e/o di ricerca (redatto dal candidato sotto la guida di un docente relatore, eventualmente coadiuvato da opportuni correlatori) inerente i contenuti disciplinari specifici del Corso di Studio, con particolare attenzione alla possibilità di una loro integrazione complessa e di apporti interdisciplinari.
Nel caso la tesi sia teorica il Direttore del Dipartimento nomina un Controrelatore a cui va consegnata copia della tesi con congruo anticipo rispetto alla data della discussione.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere seguito tutti i corsi e avere superato i relativi esami e la verifica di idoneità della Prova Finale, avendo ottenuto complessivamente la certificazione dei crediti formativi previsti, riguardanti anche la didattica a scelta dello studente di cui alla lettera 'D', e gli ambiti 'E' ed 'F' delle attività formative previste dalla legge 270/2004.
Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale lode.
Le procedure di composizione della Commissione per la prova finale, le modalità di definizione del voto di laurea, nonché le procedure per l'ammissione all'esame finale e le modalità di discussione sono disciplinate dal Regolamento Tesi di Laurea del Dipartimento.

Profili Professionali

Profili Professionali

Architetto

Le funzioni del laureato in architettura sono quelle stabilite dalle disposizioni vigenti nazionali ed europee per la professione di architetto/ingegnere, e in particolare: - la progettazione, dalla ideazione di massima al progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, di trasformazioni dell’ambiente costruito e del paesaggio alle diverse scale, operando negli ambiti disciplinari della progettazione architettonica e urbana, della progettazione urbanistica e del paesaggio, della progettazione strutturale ed ambientale, del restauro architettonico, della conservazione e valorizzazione dei beni architettonici e della progettazione di allestimenti di interni. - la gestione del processo di realizzazione dell’architettura con differenti ruoli di alta responsabilità tanto nella gestione tecnica quanto nella gestione economica del processo edilizio; - il controllo della qualità architettonica e ambientale nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito e del paesaggio, alle diverse scale. Il laureato magistrale potrà svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità, tra gli altri, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio. Inoltre, il laureato magistrale, anche non abilitato alla professione di architetto o di ingegnere edile, potrà svolgere attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale (ricerca, editoria, organizzazione di eventi culturali, ecc.)
Le competenze associate alle funzioni descritte riguardano: − la capacità di interpretare gli aspetti culturali della ricerca architettonica alle varie scale, anche in relazione a quella svolta in altre discipline artistiche e scientifiche; − la capacità di analizzare e interpretare gli aspetti qualitativi e quantitativi della domanda di architettura (rapporti con la committenza); − la capacità di utilizzare strumenti informatici nel campo dell’analisi e dell’elaborazione del progetto; − la capacità di elaborare progetti di qualità alle varie scale: dell’edificio, dell'urbanistica, ambientale e del paesaggio, del restauro, del consolidamento e del recupero architettonico e urbano; − la capacità di organizzare e coordinare competenze molteplici (strutturali, impiantistiche, valutative, del contenimento energetico, normative e procedurali, ecc.) e di orientarle alla produzione di progetti; − la capacità di gestire le procedure dei processi produttivi; − la capacità di dirigere la costruzione; − la capacità di controllare e validare la progettazione e collaudare le realizzazioni; − la conoscenza della legislazione tecnica in materia edilizia e urbanistica; − il controllo della qualità e il perseguimento della sicurezza; − la capacità di trasmettere i saperi teorici e pratici propri del mestiere; − la capacità di utilizzare, oltre l’italiano almeno un’altra lingua della comunità europea. I laureati del Corso di laurea magistrale a ciclo unico della classe LM-4 dovranno quindi: - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici, metodologici e operativi dell'architettura, dell’edilizia, dell’urbanistica e del restauro architettonico ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per concettualizzare, progettare, comprendere e realizzare l’atto del costruire in un contesto di pratica dell’architettura che conferisca forma fisica alle necessità della società e del singolo individuo, formulando e risolvendo, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - comprendere la sostenibilità, il contesto sociale e il senso del luogo nella progettazione degli edifici, della città e del territorio, per promuovere uno sviluppo ecologicamente equilibrato e sostenibile dell’ambiente costruito e naturale, compresa l’utilizzazione razionale delle risorse disponibili; - conoscere approfonditamente le teorie e le tecniche della progettazione architettonica nella sua dimensione interscalare; - conoscere approfonditamente la storia e le teorie dell’architettura, dell’urbanistica, del restauro architettonico e delle altre attività di trasformazione dell’ambiente e del territorio attinenti all’architettura; - conoscere approfonditamente gli strumenti e le forme della rappresentazione e della misura, gli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della matematica, della fisica, dell’informatica e delle altre scienze di base, essendo altresì capaci di utilizzare tali conoscenze per documentare, descrivere, anche con tecniche digitali, e interpretare problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - avere conoscenze nel campo della gestione del ciclo di vita dell’edificio e dell'organizzazione dei processi produttivi nel settore delle costruzioni; - conoscere, in modo approfondito, organismi architettonici complessi di carattere storico, nel loro contesto urbano e territoriale e nel contesto dei sistemi figurativi ad essi contemporanei; avere capacità di analisi approfondita delle caratteristiche e delle proprietà dei materiali che li compongono; del regime statico delle loro strutture; delle cause di varia natura di degrado o dissesto; di programmazione e definizione di interventi atti al consolidamento, alla riabilitazione e alla valorizzazione e gestione di manufatti e di sistemi storici, urbani e territoriali.
I laureati magistrali possono iscriversi agli albi professionali previsti dalla classe LM-4, previo superamento dell'esame di stato e, in particolare, all’Albo Professionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; possono, inoltre, iscriversi alla sezione A dell’Albo Professionale degli Ingegneri. I laureati magistrali possono svolgere la libera professione o impiegarsi con funzioni di elevata responsabilità nel campo della costruzione, trasformazione, conservazione, restauro degli edifici nonché nella valorizzazione e nella pianificazione delle città e del territorio, tanto in strutture professionali complesse (società di progettazione e ingegneria, società di servizi, ecc.), quanto in settori produttivi (imprese di costruzione, aziende di settore, ecc.), quanto, infine, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti di governo delle città e del territorio, amministrazioni locali e nazionali, Soprintendenze, istituti bancari, ecc.). Il laureato magistrale, anche non abilitato alla professione di architetto o di ingegnere edile, può inoltre svolgere attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico, ambientale e archeologico (ricerca, editoria, organizzazione di eventi culturali, ecc.)

Insegnamenti

Insegnamenti (13)

  • ascendente
  • decrescente

1001756_1 - DIRITTO URBANISTICO

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
MAZZA LABOCCETTA Antonino
4 CFU
40 ore

1001756_2 - TEORIE E STRUMENTI DELL'URBANISTICA (AL)

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
BARRESI Alessandra
6 CFU
60 ore

1001756_2 - TEORIE E STRUMENTI DELL'URBANISTICA (MZ)

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
CAMPANELLA Raffaella
6 CFU
60 ore

65NC5 - ISTITUZIONI DI MATEMATICA

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
Amoroso Eleonora
8 CFU
80 ore

ARM86 - FONDAMENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE (AL)

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
COLISTRA Daniele
6 CFU
60 ore

ARM86 - FONDAMENTI DELLA RAPPRESENTAZIONE (MZ)

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
MEDIATI Domenico
6 CFU
60 ore

CCA22 - LINGUA STRANIERA (INGLESE)

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
O'SULLIVAN Mary Teresa
8 CFU
80 ore

D40080 - MATERIALI INNOVATIVI E SISTEMI COSTRUTTIVI PER L'ARCHITETTURA SOSTENIBILE (AL)

Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026) - 2025
GIGLIO Francesca
6 CFU
60 ore

D40080 - MATERIALI INNOVATIVI E SISTEMI COSTRUTTIVI PER L'ARCHITETTURA SOSTENIBILE (MZ)

Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026) - 2025
PASTURA Francesco
6 CFU
60 ore

D40084-A - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1 (AL)

Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026) - 2025
MORABITO Roberto
6 CFU
60 ore

D40084-A - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1 (MZ)

Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026) - 2025
Vicari Aversa Clara
6 CFU
60 ore

D40084-B - STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026) - 2025
MANFREDI Tommaso
6 CFU
60 ore

D40085 - ABILITA' INFORMATICHE

Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025) - 2025
URSO Agostino
8 CFU
80 ore
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Persone

Persone (13)

  • ascendente
  • decrescente

Amoroso Eleonora

Docenti

BARRESI Alessandra

Settore CEAR-12/B - Urbanistica
Gruppo 08/CEAR-12 - PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Docenti di ruolo di IIa fascia

CAMPANELLA Raffaella

Settore CEAR-12/B - Urbanistica
Gruppo 08/CEAR-12 - PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Docenti di ruolo di IIa fascia

COLISTRA Daniele

SH8_4 - Museums, exhibitions, conservation and restoration - (2024)
Goal 4: Quality education
SH8_6 - Architecture, design, craft, creative industries - (2024)
Gruppo 08/CEAR-10 - DISEGNO
SH8_8 - Visual and performing arts, screen, arts-based research - (2024)
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-10/A - Disegno
85.42.00 - Istruzione universitaria e post-universitaria; accademie e conservatori
SH8_3 - Cultural studies and theory, cultural identities and memories, cultural heritage - (2024)
Goal 11: Sustainable cities and communities
Docenti di ruolo di Ia fascia

GIGLIO Francesca

Gruppo 08/CEAR-08 - DESIGN, TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, ARCHITETTURA TECNICA E GESTIONE DELL'AMBIENTE COSTRUITO
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-08/C - Progettazione tecnologica e ambientale dell'architettura
Docenti di ruolo di IIa fascia

MANFREDI Tommaso

Gruppo 08/CEAR-11 - RESTAURO E STORIA DELL'ARCHITETTURA
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-11/A - Storia dell'architettura
Docenti di ruolo di Ia fascia

MAZZA LABOCCETTA Antonino

Settore GIUR-06/A - Diritto amministrativo e pubblico
AREA MIN. 12 - Scienze giuridiche
Gruppo 12/GIUR-06 - DIRITTO AMMINISTRATIVO E PUBBLICO
Docenti di ruolo di IIa fascia

MEDIATI Domenico

Gruppo 08/CEAR-10 - DISEGNO
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-10/A - Disegno
Docenti di ruolo di IIa fascia

MORABITO Roberto

Gruppo 08/CEAR-09 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-09/A - Composizione architettonica e urbana
Docenti di ruolo di IIa fascia

O'SULLIVAN Mary Teresa

AREA MIN. 00 - Non assegnato
Settore 000000000000 - Non assegnato
Docenti

PASTURA Francesco

Gruppo 08/CEAR-08 - DESIGN, TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, ARCHITETTURA TECNICA E GESTIONE DELL'AMBIENTE COSTRUITO
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-08/C - Progettazione tecnologica e ambientale dell'architettura
Docenti di ruolo di IIa fascia

URSO Agostino

Gruppo 08/CEAR-10 - DISEGNO
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-10/A - Disegno
Ricercatori

Vicari Aversa Clara

Gruppo 08/CEAR-09 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
AREA MIN. 08 - Ingegneria civile ed architettura
Settore CEAR-09/A - Composizione architettonica e urbana
Ricercatori
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Professioni

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