Tipo Corso:
Laurea Magistrale Ciclo Unico 5 anni
Durata (anni):
5
Struttura di riferimento:
Sede:
REGGIO DI CALABRIA
Course Catalogue:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Obiettivi formativi specifici del Corso
Il Corso di Studi ha come obiettivo la formazione specifica nel settore dell'Architettura, e cioè la formazione per lo svolgimento di quelle attività "esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto" (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), mirate ad assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
6. della capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione.
Con riferimento alla natura e alle finalità proprie del Corso di Studi, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-progettuale alle differenti scale, necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati sia dalla direttiva CE 2005/36 che disciplina ed equipara l’esercizio della professione di architetto in ambito europeo sia dalla direttiva CEE 85/384 sull’Architettura, mediante:
- l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato;
- la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico;
- la preparazione storica mirata: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione e, conseguentemente, all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura;
- la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di costruzione dei manufatti edilizi;
- la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione;
- la preparazione tecnica relativa alla gestione dei processi di costruzione, al perseguimento della sicurezza, della sostenibilità e della qualità, nonché all’analisi dei costi di costruzione e gestione nel tempo.
Il Corso di Studi magistrale a ciclo unico in "Architettura" (Classe LM/4) prevede il rilascio del titolo di "laureato magistrale". La sua durata è di cinque anni per un totale di almeno 300 crediti formativi universitari (CFU) ed è basato su attività formative riguardanti cinque tipologie:
A) attività formative di base;
B) attività formative caratterizzanti;
C) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base o caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare;
D) attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo;
E) attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio e alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, oltre l'italiano;
F) attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo studio dà accesso, tra cui in particolare stage, tirocini formativi e di orientamento.
L’offerta formativa del Corso di Studio si struttura secondo due macro-componenti: una parte teorica mirata al "sapere", cioè all’acquisizione, da parte dello studente, di teorie e metodi disciplinari; una parte teorico-pratica orientata all’acquisizione di competenze relative all’esercizio del "saper fare" nel campo delle attività specifiche della professione di architetto.
Il percorso formativo del Corso di Studio è articolato in due cicli:
- Il primo ciclo (1°, 2° e 3° anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base e alla sperimentazione di esperienze di sintesi applicativa dei saperi. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell’architettura, delle matematiche per l’architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell’architettura, del diritto urbanistico. Deve, inoltre, dimostrare di aver acquisito il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e di aver acquisito le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come "specifica" forma di interpretazione e riconfigurazione dei "fatti" architettonici e urbani.
- Il secondo ciclo (4° e 5°anno) è orientato alla formazione complessa nei tre macro-ambiti: Architettura e Patrimonio, Architettura e Città, Architettura e Costruzione. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso le conoscenze caratterizzanti "il mestiere" dell’architetto, relative in particolare alla progettazione architettonica, urbana e del paesaggio, alla progettazione urbanistica, alla tecnica e alla costruzione dell’architettura, al restauro architettonico, agli aspetti economico-valutativi e procedurali del processo progettuale e realizzativo. Il 5° anno di questo ciclo sarà destinato, prevalentemente, alla redazione dell’elaborato dell’esame di laurea ed è orientato alla sperimentazione progettuale che si realizza negli Atelier di Tesi, luoghi dove, attraverso il contributo di più docenti, si applicano i concetti appresi nei precedenti cicli, in un contesto multidisciplinare quale tipicamente è quello progettuale. L’elaborato di Tesi prodotto dai laureandi è da pensarsi in stretta correlazione con l’attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui principali temi del progetto, declinati secondo i suddetti tre macro-ambiti. Inoltre, a integrazione del processo formativo, sempre all’ultimo anno sono previsti alcuni segmenti di attività didattica pratica (tirocini). Questi potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica e dei reparti di ricerca e sviluppo di enti e imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’urbanistica e del restauro, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture e istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage).
Descrizione del percorso formativo
L’identità del Corso di Studi, presente a Reggio Calabria fin dagli anni ’70 del secolo scorso, si è definita e consolidata nel tempo in relazione sia alle tematiche specifiche del territorio di appartenenza, il Mezzogiorno d’Italia, sia alle problematiche e potenzialità di tutta l’area euro-mediterranea e mediterranea più in generale, rispetto alla quale l’istituzione universitaria che lo eroga occupa una posizione privilegiata.
Alla base dell’offerta didattica del Corso di Studi c’è, infatti, innanzitutto l’impegno di costruire una comunità di studenti e di docenti tesa al miglioramento generale delle condizioni di vita della comunità insediata, della qualità degli spazi e degli edifici che essa abita, della realizzazione di una nuova dignità urbana, della valorizzazione dei propri territori e paesaggi, della loro bellezza.
Nella attuale contrazione generalizzata delle risorse economiche è, infatti, sempre più necessario trovare, soprattutto nel Mezzogiorno, soluzioni sostenibili ai problemi posti dalle società avanzate. Concentrare l’attenzione all’architettura, alla città, al territorio, alla cultura, al paesaggio, significa individuare un campo d’azione nel quale riconoscere i veri bisogni non materiali della società contemporanea e le vie immateriali per soddisfarli.
Con la modifica di ordinamento (RAD) attuata per la coorte di immatricolati 2021-22 si intende rispondere a una domanda di maggiore caratterizzazione del percorso degli studi in termini di abilità, nell’intento di coniugare generalismo e specialismo in maniera equilibrata e di rimarcare in termini formativi alcuni specifici ambiti di competenza propri della figura dell’architetto nella contemporaneità.
Il Corso di Studi è dunque pensato come il luogo della formazione continua degli studenti-architetti, i quali dovranno acquisire una elevata capacità di progettare, di individuare e sviluppare i problemi e di intercettare quei principi che collegano tra loro le diverse conoscenze per conferirgli un senso specifico.
Gli allievi affronteranno perciò, nei loro percorsi formativi, questioni generali e particolari, evitando l’iperspecialismo che frammenta l’unità del sapere e che spezza le inseparabili relazioni vitali e profonde che alimentano le cose. In quanto, essere in grado di gestire le relazioni complesse tra le cose e gli eventi è un compito di primaria importanza per le giovani generazioni, poiché in ciò esse misurano la capacità di comprendere e muoversi in un mondo in competizione globale, sempre più articolato e complesso, governato dalla rapidità e dalla imprevedibilità degli eventi, delle occasioni e dei risultati.
Il Corso di Studi pone, quindi, una sfida culturale. In quanto il pensiero – l’acquisizione cioè di un proprio e non convenzionale punto di vista sulle cose e sulla loro trasformazione – è oggi quanto di più prezioso possa possedere un individuo o una comunità. Collegare conoscenze, saperi ed eventi, e dar loro un senso, è oggi il compito primario della scuola, che consiste nello stimolare curiosità e incoraggiare costantemente il confronto libero e creativo.
In questa prospettiva, la didattica del corso viene sviluppata e articolata orientandosi alla formazione di un architetto generalista capace di riconoscere e assumere le problematiche dell’edificio, della città e del territorio interpretandole sia rispetto alle questioni connotative del meridione d’Italia e del Mediterraneo che a quelle più generali della contemporaneità, in un’ottica di complessità piuttosto che di specializzazione. Un architetto capace di coniugare i problemi propri della forma a tutte le scale, da quella architettonica a quella urbana e territoriale, con quelli della sostenibilità attraverso l’impiego intelligente delle tecniche e delle tecnologie avanzate.
Obiettivo del Corso di Studio è, infatti, quello di creare una figura professionale che alla specifica capacità progettuale, a tutti i livelli, accompagni la padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnico-economico. Si attua, pertanto, un’integrazione in senso qualitativo della formazione storico-critica con quella scientifica, secondo un’impostazione didattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo ad operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica, urbanistica, paesaggistica, del design e del restauro.
La formazione didattica "generalista" offerta dal corso viene, inoltre, rafforzata, nel biennio finale, dalla possibilità di scelta di un percorso di studi che, pur essendo comunque improntato a un approccio disciplinare integrato, è pensato come maggiormente caratterizzante in alcuni ambiti della progettazione quali: Architettura e Patrimonio, Architettura Città e Territorio, Architettura e Costruzione.
A questi tematismi caratterizzanti gli ultimi due anni del quinquennio, che non definiscono però curricula rigidi e monotematici, corrispondono aree di apprendimento che raggruppano attività formative concorrenti al raggiungimento di risultati di apprendimento specifici.
Il primo percorso è orientato a formare un progettista colto e consapevole della storia e, allo stesso tempo, capace di affrontare un ambito complesso e dinamico come quello dell’intervento in contesti storici e sul costruito esistente, tramite metodologie appropriate e innovative. All’interno di tale visione, il progetto di riqualificazione e riuso, a scala urbana e architettonica, si inserisce e si confronta con l’edificio, con i tessuti e con lo spazio urbano, misurandone la consistenza e la storia, nei suoi contenuti formali, tipologico-costruttivi e tecnici, con un approfondimento specifico dedicato ai temi della sicurezza in ambiente sismico. La conoscenza approfondita del patrimonio costruito, inscritto nelle forme e nell’architettura della città, dei luoghi e dei paesaggi, costituisce il substrato culturale della proposta formativa e risponde a una responsabilità etica del progetto di architettura a cui deve corrispondere il possesso di specifiche competenze tecniche e umanistiche.
Il secondo percorso è mirato all’approfondimento delle tematiche proprie del progetto urbanistico nella contemporaneità, partendo però dalla consolidata tradizione nel campo della pianificazione e progettazione territoriale e urbana della scuola di Reggio Calabria che, assieme allo IUAV, ha ospitato fin dagli ’70 del secolo scorso i primi corsi di laurea in Urbanistica attivati in Italia. L’itinerario di studi previsto, infatti, integra le nuove tendenze, necessarie ad una sempre maggiore specializzazione formativa di tipo interdisciplinare, con il recupero di quei fondamenti del "pensare e fare urbanistica" che hanno caratterizzato lo specifico disciplinare nella sua fase fondativa, e cioè quando questo non veniva concepito come scisso dall’architettura bensì auspicato in unità con quest’ultima. L’offerta formativa dell’indirizzo assume, quindi, come metro di riferimento la dimensione odierna dei territori, delle città e della società urbana e metropolitana, coniugando la tradizione disciplinare dell’urbanistica e della pianificazione con l’esigenza di nuove pratiche connesse ai più recenti temi, quali: la sostenibilità, l’inclusività, il rapporto locale-globale, le migrazioni, le interazioni tra economia e società, i cambiamenti climatici, la digitalizzazione, etc., per progettare le trasformazioni dei territori e delle città del domani in uno scenario globale di profondo mutamento, ma con una particolare attenzione sia alle tematiche specifiche del Mezzogiorno d’Italia sia alle problematiche e potenzialità di tutta l’area euro-mediterranea e mediterranea più in generale.
Il terzo percorso associa agli elementi classici della formazione dell’architetto generalista contenuti maggiormente innovativi, mirati alla definizione di una figura professionale capace di confrontarsi con i requisiti che contraddistinguono il progetto spazi urbani, manufatti ed elementi architettonici e costruttivi nella contemporaneità, nell’interagire costante tra la figurazione architettonica, l’adeguatezza costruttiva e l’innovazione tecnologica. Ciò anche in relazione, alla sostenibilità ambientale ampiamente intesa e alla capacità di resilienza funzionale e costruttiva che hanno gli edifici e gli spazi urbani nel progredire (o regredire) sul piano della sperimentazione, dell’affidabilità e della durata dei propri elementi costitutivi, nonché della flessibilità trasformativa e degli eventuali condizionamenti indotti dai processi costruttivi. Obiettivo specifico del percorso è, dunque, la formazione di una figura di architetto imperniata sulla cultura del progetto, che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell’innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni derivanti dal contesto; un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto di architettura nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore.
I temi prevalenti del Corso di laurea magistrale quinquennale orientati nei percorsi sopra descritti danno, pertanto, l’opportunità di approfondire, all’interno di ciascuna scelta, - sia in termini teorici che sperimentali - questioni concrete e attuali che concernono l’intero sistema antropizzato, costruito o meno che sia, e coinvolgono temi che spaziano dalle grandi figure del territorio all’innovazione dei materiali, dalla gestione delle aree e dei manufatti sensibili - storici e contemporanei - alla progettazione resiliente, dal progetto dello spazio a quello degli elementi, interessando i molteplici temi strategici della costruzione e della ricostruzione di manufatti, città e territori.
I Laboratori Didattici che definiscono l’intero impianto formativo saranno offerti anche mediante workshop intensivi, al fine di far maturare e sedimentare negli studenti l’approccio alla progettazione interdisciplinare con modalità didattiche innovative.
L’intero percorso formativo, infine, integrando saperi e competenze di base a competenze caratterizzanti la figura dell’architetto nella contemporaneità, assicura la realizzazione di una figura professionale flessibile e in grado di adattarsi facilmente ai rapidi mutamenti del mondo del lavoro, nonché di comprendere le sollecitazioni del proprio tempo e di reinterpretarle, coniugando una solida tradizione culturale con l’innovazione scientifica e tecnologica.
Il Corso di Studi ha come obiettivo la formazione specifica nel settore dell'Architettura, e cioè la formazione per lo svolgimento di quelle attività "esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto" (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), mirate ad assicurare il raggiungimento:
1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;
3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;
4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione;
5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
6. della capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;
7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione;
8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici;
9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;
10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione;
11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione.
Con riferimento alla natura e alle finalità proprie del Corso di Studi, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-progettuale alle differenti scale, necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati sia dalla direttiva CE 2005/36 che disciplina ed equipara l’esercizio della professione di architetto in ambito europeo sia dalla direttiva CEE 85/384 sull’Architettura, mediante:
- l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato;
- la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio fisico;
- la preparazione storica mirata: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione e, conseguentemente, all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura;
- la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di costruzione dei manufatti edilizi;
- la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione;
- la preparazione tecnica relativa alla gestione dei processi di costruzione, al perseguimento della sicurezza, della sostenibilità e della qualità, nonché all’analisi dei costi di costruzione e gestione nel tempo.
Il Corso di Studi magistrale a ciclo unico in "Architettura" (Classe LM/4) prevede il rilascio del titolo di "laureato magistrale". La sua durata è di cinque anni per un totale di almeno 300 crediti formativi universitari (CFU) ed è basato su attività formative riguardanti cinque tipologie:
A) attività formative di base;
B) attività formative caratterizzanti;
C) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base o caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare;
D) attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo;
E) attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio e alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera, oltre l'italiano;
F) attività formative, non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo studio dà accesso, tra cui in particolare stage, tirocini formativi e di orientamento.
L’offerta formativa del Corso di Studio si struttura secondo due macro-componenti: una parte teorica mirata al "sapere", cioè all’acquisizione, da parte dello studente, di teorie e metodi disciplinari; una parte teorico-pratica orientata all’acquisizione di competenze relative all’esercizio del "saper fare" nel campo delle attività specifiche della professione di architetto.
Il percorso formativo del Corso di Studio è articolato in due cicli:
- Il primo ciclo (1°, 2° e 3° anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base e alla sperimentazione di esperienze di sintesi applicativa dei saperi. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell’architettura, delle matematiche per l’architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell’architettura, del diritto urbanistico. Deve, inoltre, dimostrare di aver acquisito il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e di aver acquisito le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come "specifica" forma di interpretazione e riconfigurazione dei "fatti" architettonici e urbani.
- Il secondo ciclo (4° e 5°anno) è orientato alla formazione complessa nei tre macro-ambiti: Architettura e Patrimonio, Architettura e Città, Architettura e Costruzione. Al termine di questo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso le verifiche di profitto, di avere appreso le conoscenze caratterizzanti "il mestiere" dell’architetto, relative in particolare alla progettazione architettonica, urbana e del paesaggio, alla progettazione urbanistica, alla tecnica e alla costruzione dell’architettura, al restauro architettonico, agli aspetti economico-valutativi e procedurali del processo progettuale e realizzativo. Il 5° anno di questo ciclo sarà destinato, prevalentemente, alla redazione dell’elaborato dell’esame di laurea ed è orientato alla sperimentazione progettuale che si realizza negli Atelier di Tesi, luoghi dove, attraverso il contributo di più docenti, si applicano i concetti appresi nei precedenti cicli, in un contesto multidisciplinare quale tipicamente è quello progettuale. L’elaborato di Tesi prodotto dai laureandi è da pensarsi in stretta correlazione con l’attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui principali temi del progetto, declinati secondo i suddetti tre macro-ambiti. Inoltre, a integrazione del processo formativo, sempre all’ultimo anno sono previsti alcuni segmenti di attività didattica pratica (tirocini). Questi potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica e dei reparti di ricerca e sviluppo di enti e imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’urbanistica e del restauro, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture e istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage).
Descrizione del percorso formativo
L’identità del Corso di Studi, presente a Reggio Calabria fin dagli anni ’70 del secolo scorso, si è definita e consolidata nel tempo in relazione sia alle tematiche specifiche del territorio di appartenenza, il Mezzogiorno d’Italia, sia alle problematiche e potenzialità di tutta l’area euro-mediterranea e mediterranea più in generale, rispetto alla quale l’istituzione universitaria che lo eroga occupa una posizione privilegiata.
Alla base dell’offerta didattica del Corso di Studi c’è, infatti, innanzitutto l’impegno di costruire una comunità di studenti e di docenti tesa al miglioramento generale delle condizioni di vita della comunità insediata, della qualità degli spazi e degli edifici che essa abita, della realizzazione di una nuova dignità urbana, della valorizzazione dei propri territori e paesaggi, della loro bellezza.
Nella attuale contrazione generalizzata delle risorse economiche è, infatti, sempre più necessario trovare, soprattutto nel Mezzogiorno, soluzioni sostenibili ai problemi posti dalle società avanzate. Concentrare l’attenzione all’architettura, alla città, al territorio, alla cultura, al paesaggio, significa individuare un campo d’azione nel quale riconoscere i veri bisogni non materiali della società contemporanea e le vie immateriali per soddisfarli.
Con la modifica di ordinamento (RAD) attuata per la coorte di immatricolati 2021-22 si intende rispondere a una domanda di maggiore caratterizzazione del percorso degli studi in termini di abilità, nell’intento di coniugare generalismo e specialismo in maniera equilibrata e di rimarcare in termini formativi alcuni specifici ambiti di competenza propri della figura dell’architetto nella contemporaneità.
Il Corso di Studi è dunque pensato come il luogo della formazione continua degli studenti-architetti, i quali dovranno acquisire una elevata capacità di progettare, di individuare e sviluppare i problemi e di intercettare quei principi che collegano tra loro le diverse conoscenze per conferirgli un senso specifico.
Gli allievi affronteranno perciò, nei loro percorsi formativi, questioni generali e particolari, evitando l’iperspecialismo che frammenta l’unità del sapere e che spezza le inseparabili relazioni vitali e profonde che alimentano le cose. In quanto, essere in grado di gestire le relazioni complesse tra le cose e gli eventi è un compito di primaria importanza per le giovani generazioni, poiché in ciò esse misurano la capacità di comprendere e muoversi in un mondo in competizione globale, sempre più articolato e complesso, governato dalla rapidità e dalla imprevedibilità degli eventi, delle occasioni e dei risultati.
Il Corso di Studi pone, quindi, una sfida culturale. In quanto il pensiero – l’acquisizione cioè di un proprio e non convenzionale punto di vista sulle cose e sulla loro trasformazione – è oggi quanto di più prezioso possa possedere un individuo o una comunità. Collegare conoscenze, saperi ed eventi, e dar loro un senso, è oggi il compito primario della scuola, che consiste nello stimolare curiosità e incoraggiare costantemente il confronto libero e creativo.
In questa prospettiva, la didattica del corso viene sviluppata e articolata orientandosi alla formazione di un architetto generalista capace di riconoscere e assumere le problematiche dell’edificio, della città e del territorio interpretandole sia rispetto alle questioni connotative del meridione d’Italia e del Mediterraneo che a quelle più generali della contemporaneità, in un’ottica di complessità piuttosto che di specializzazione. Un architetto capace di coniugare i problemi propri della forma a tutte le scale, da quella architettonica a quella urbana e territoriale, con quelli della sostenibilità attraverso l’impiego intelligente delle tecniche e delle tecnologie avanzate.
Obiettivo del Corso di Studio è, infatti, quello di creare una figura professionale che alla specifica capacità progettuale, a tutti i livelli, accompagni la padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva, fino a poterne seguire con competenza la corretta esecuzione sotto il profilo estetico, funzionale e tecnico-economico. Si attua, pertanto, un’integrazione in senso qualitativo della formazione storico-critica con quella scientifica, secondo un’impostazione didattica che concepisce la progettazione come processo di sintesi, per conferire a tale figura professionale pieno titolo ad operare, anche a livello europeo, nel campo della progettazione architettonica, urbanistica, paesaggistica, del design e del restauro.
La formazione didattica "generalista" offerta dal corso viene, inoltre, rafforzata, nel biennio finale, dalla possibilità di scelta di un percorso di studi che, pur essendo comunque improntato a un approccio disciplinare integrato, è pensato come maggiormente caratterizzante in alcuni ambiti della progettazione quali: Architettura e Patrimonio, Architettura Città e Territorio, Architettura e Costruzione.
A questi tematismi caratterizzanti gli ultimi due anni del quinquennio, che non definiscono però curricula rigidi e monotematici, corrispondono aree di apprendimento che raggruppano attività formative concorrenti al raggiungimento di risultati di apprendimento specifici.
Il primo percorso è orientato a formare un progettista colto e consapevole della storia e, allo stesso tempo, capace di affrontare un ambito complesso e dinamico come quello dell’intervento in contesti storici e sul costruito esistente, tramite metodologie appropriate e innovative. All’interno di tale visione, il progetto di riqualificazione e riuso, a scala urbana e architettonica, si inserisce e si confronta con l’edificio, con i tessuti e con lo spazio urbano, misurandone la consistenza e la storia, nei suoi contenuti formali, tipologico-costruttivi e tecnici, con un approfondimento specifico dedicato ai temi della sicurezza in ambiente sismico. La conoscenza approfondita del patrimonio costruito, inscritto nelle forme e nell’architettura della città, dei luoghi e dei paesaggi, costituisce il substrato culturale della proposta formativa e risponde a una responsabilità etica del progetto di architettura a cui deve corrispondere il possesso di specifiche competenze tecniche e umanistiche.
Il secondo percorso è mirato all’approfondimento delle tematiche proprie del progetto urbanistico nella contemporaneità, partendo però dalla consolidata tradizione nel campo della pianificazione e progettazione territoriale e urbana della scuola di Reggio Calabria che, assieme allo IUAV, ha ospitato fin dagli ’70 del secolo scorso i primi corsi di laurea in Urbanistica attivati in Italia. L’itinerario di studi previsto, infatti, integra le nuove tendenze, necessarie ad una sempre maggiore specializzazione formativa di tipo interdisciplinare, con il recupero di quei fondamenti del "pensare e fare urbanistica" che hanno caratterizzato lo specifico disciplinare nella sua fase fondativa, e cioè quando questo non veniva concepito come scisso dall’architettura bensì auspicato in unità con quest’ultima. L’offerta formativa dell’indirizzo assume, quindi, come metro di riferimento la dimensione odierna dei territori, delle città e della società urbana e metropolitana, coniugando la tradizione disciplinare dell’urbanistica e della pianificazione con l’esigenza di nuove pratiche connesse ai più recenti temi, quali: la sostenibilità, l’inclusività, il rapporto locale-globale, le migrazioni, le interazioni tra economia e società, i cambiamenti climatici, la digitalizzazione, etc., per progettare le trasformazioni dei territori e delle città del domani in uno scenario globale di profondo mutamento, ma con una particolare attenzione sia alle tematiche specifiche del Mezzogiorno d’Italia sia alle problematiche e potenzialità di tutta l’area euro-mediterranea e mediterranea più in generale.
Il terzo percorso associa agli elementi classici della formazione dell’architetto generalista contenuti maggiormente innovativi, mirati alla definizione di una figura professionale capace di confrontarsi con i requisiti che contraddistinguono il progetto spazi urbani, manufatti ed elementi architettonici e costruttivi nella contemporaneità, nell’interagire costante tra la figurazione architettonica, l’adeguatezza costruttiva e l’innovazione tecnologica. Ciò anche in relazione, alla sostenibilità ambientale ampiamente intesa e alla capacità di resilienza funzionale e costruttiva che hanno gli edifici e gli spazi urbani nel progredire (o regredire) sul piano della sperimentazione, dell’affidabilità e della durata dei propri elementi costitutivi, nonché della flessibilità trasformativa e degli eventuali condizionamenti indotti dai processi costruttivi. Obiettivo specifico del percorso è, dunque, la formazione di una figura di architetto imperniata sulla cultura del progetto, che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell’innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni derivanti dal contesto; un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto di architettura nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore.
I temi prevalenti del Corso di laurea magistrale quinquennale orientati nei percorsi sopra descritti danno, pertanto, l’opportunità di approfondire, all’interno di ciascuna scelta, - sia in termini teorici che sperimentali - questioni concrete e attuali che concernono l’intero sistema antropizzato, costruito o meno che sia, e coinvolgono temi che spaziano dalle grandi figure del territorio all’innovazione dei materiali, dalla gestione delle aree e dei manufatti sensibili - storici e contemporanei - alla progettazione resiliente, dal progetto dello spazio a quello degli elementi, interessando i molteplici temi strategici della costruzione e della ricostruzione di manufatti, città e territori.
I Laboratori Didattici che definiscono l’intero impianto formativo saranno offerti anche mediante workshop intensivi, al fine di far maturare e sedimentare negli studenti l’approccio alla progettazione interdisciplinare con modalità didattiche innovative.
L’intero percorso formativo, infine, integrando saperi e competenze di base a competenze caratterizzanti la figura dell’architetto nella contemporaneità, assicura la realizzazione di una figura professionale flessibile e in grado di adattarsi facilmente ai rapidi mutamenti del mondo del lavoro, nonché di comprendere le sollecitazioni del proprio tempo e di reinterpretarle, coniugando una solida tradizione culturale con l’innovazione scientifica e tecnologica.
Conoscenze e capacità di comprensione
Al fine di garantire agli studenti le basilari conoscenze teoriche e la prassi di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuna delle aree di apprendimento dovranno confrontarsi, in termini di acquisizione da parte dello studente di 'conoscenza e capacità di comprensione' con i seguenti contenuti minimi.
Il laureato del Corso di Studio magistrale a ciclo unico in Architettura deve conoscere approfonditamente: i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell'architettura, delle matematiche per l'architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell'architettura, del diritto urbanistico.
Egli deve avere piena padronanza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, infrastrutturali, normativi, gestionali, economici, estimativi, paesaggistici ed ambientali. Deve anche possedere conoscenze nel campo dell'organizzazione della costruzione e della cultura d'impresa. Inoltre, deve dimostrare di avere acquisto un'attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea, nonché il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come 'specifica' forma di interpretazione e riconfigurazione dei 'fatti' architettonici e urbani.
Le conoscenze e le capacità di comprensione vengono sviluppate attraverso modalità di insegnamento di tipo tradizionale, come i corsi mono-disciplinari e i corsi integrati, e di tipo sperimentale e innovativo come i laboratori, i workshops e i supporti didattici, che caratterizzano il primo ciclo di studi (primo, secondo e terzo anno).
Il laureato del Corso di Studio magistrale a ciclo unico in Architettura deve conoscere approfonditamente: i fondamenti della composizione e progettazione architettonica, della progettazione urbanistica, del restauro architettonico, della storia dell'architettura, delle matematiche per l'architettura, delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura, dei metodi e delle tecniche della rappresentazione e del rilievo dell'architettura, del diritto urbanistico.
Egli deve avere piena padronanza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, infrastrutturali, normativi, gestionali, economici, estimativi, paesaggistici ed ambientali. Deve anche possedere conoscenze nel campo dell'organizzazione della costruzione e della cultura d'impresa. Inoltre, deve dimostrare di avere acquisto un'attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea, nonché il metodo della ricerca sui fenomeni architettonici e urbani e le cognizioni necessarie a interpretarne criticamente le forme al fine di affrontare i temi di base del progetto architettonico e urbanistico, utilizzando lo stesso progetto come 'specifica' forma di interpretazione e riconfigurazione dei 'fatti' architettonici e urbani.
Le conoscenze e le capacità di comprensione vengono sviluppate attraverso modalità di insegnamento di tipo tradizionale, come i corsi mono-disciplinari e i corsi integrati, e di tipo sperimentale e innovativo come i laboratori, i workshops e i supporti didattici, che caratterizzano il primo ciclo di studi (primo, secondo e terzo anno).
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Abilità
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell’architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l’elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all’integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l’ultimo anno, il quinto, che caratterizza l’ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un’esperienza di Atelier di Tesi, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell’esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell’architettura.
Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l’intero percorso formativo nell’ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell’ambito del progetto.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l’ultimo anno di corso, nell’ambito dell’Atelier di Tesi ad indirizzo, l’allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l’originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all’interno dell’Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.
Modalità
Durante l’intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell’insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell’architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l’elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all’integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l’ultimo anno, il quinto, che caratterizza l’ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un’esperienza di Atelier di Tesi, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell’esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell’architettura.
Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l’intero percorso formativo nell’ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell’ambito del progetto.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l’ultimo anno di corso, nell’ambito dell’Atelier di Tesi ad indirizzo, l’allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l’originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all’interno dell’Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.
Modalità
Durante l’intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell’insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.
Autonomia di giudizi
Abilità
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell’architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l’elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all’integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l’ultimo anno, il quinto, che caratterizza l’ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un’esperienza di Atelier di Tesi, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
- affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
- formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
- saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell’esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
- elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell’architettura.
Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l’intero percorso formativo nell’ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
- Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell’ambito del progetto.
- Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l’ultimo anno di corso, nell’ambito dell’Atelier di Tesi ad indirizzo, l’allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l’originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all’interno dell’Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.
Modalità
Durante l’intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell’insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.
Il laureato deve mostrare la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell’architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Alla fine del corso di studi, infatti, il laureato deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle decisioni da assumere nelle operazioni di trasformazione, gestione, lettura e rappresentazione dei contesti fisici, e deve aver sviluppato attitudine ad assumere responsabilità e a partecipare al processo decisionale in contesti interdisciplinari con capacità, anche di impegnarsi nel coordinamento.
Tali requisiti vengono raggiunti nel percorso formativo con la partecipazione alle attività di laboratorio svolte, nel terzo, quarto e quinto anno, mediante l’elaborazione individuale e di gruppo, di progetti (di architettura, tecnologia, restauro, urbanistica, pianificazione, paesaggio), prodotti scientifici di varia natura, anche grazie al coordinamento e all’integrazione interdisciplinare.
Infine, con la tesi di laurea potrà elaborare idee originali e innovative, nel progetto o in un ambito disciplinare specifico, assumendosi il compito di illustrarle, argomentarle e sostenerne la validità. A questo proposito l’ultimo anno, il quinto, che caratterizza l’ultima fase del processo di formazione, è strutturato su un’esperienza di Atelier di Tesi, sintesi delle conoscenze e delle abilità acquisite che vengono applicate a una specificità disciplinare e professionale (tirocini formativi) al contempo, che rappresenta, il tramite con il mondo del lavoro.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
- affrontare con consapevolezza i mutamenti culturali ed i bisogni espressi dalla società contemporanea;
- formulare e risolvere i problemi proposti valutando le diverse possibili soluzioni ed individuando correttamente i requisiti tecnico-costruttivi necessari alla loro risoluzione;
- saper utilizzare le proprie competenze - conoscenze (conoscenza e comprensione) e abilità (capacità di applicare conoscenza e comprensione) - nel campo della cultura architettonica e del progetto, alle diverse scale e in riferimento a molteplici contesti, per agire in piena autonomia nell’esercizio delle proprie funzioni, con la consapevolezza della propria responsabilità sociale ed etica, e con la capacità di dialogare con gli altri specialisti;
- valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti oggetto di studio;
- elaborare e applicare idee originali anche in ambiti più ampi rispetto a quello specifico dell’architettura.
Tempi
Tali abilità saranno incoraggiate e verificate durante l’intero percorso formativo nell’ambito dei corsi monodisciplinari, dei corsi integrati e dei laboratori.
Nello specifico:
- Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di possedere adeguati strumenti critici e metodologici su cui fondare le proprie scelte nell’ambito del progetto.
- Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve dimostrare, attraverso la sua produzione progettuale, di sapere correlare fra loro i differenti contenuti disciplinari fino a pervenire alla loro compiuta sintesi. In particolare, durante l’ultimo anno di corso, nell’ambito dell’Atelier di Tesi ad indirizzo, l’allievo, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare l’originalità della sua ricerca (critica e progettuale) e i suoi specifici riferimenti metodologici. La tesi, elaborata prevalentemente all’interno dell’Atelier, costituisce il momento in cui sono messe a verifica tali capacità.
Modalità
Durante l’intero percorso formativo, al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di autonomia di giudizio, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare dell’insegnamento e/o con tutor, utilizzazione di banche dati, ricerca bibliografica tradizionale ed informatica, elaborazione di materiali di base, ecc.).
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità critiche e organizzative, quali: capacità di gestire autonomamente presentazioni multimediali; capacità di organizzare piccole mostre didattiche, seminari e letture di approfondimento, ecc.
Abilità comunicative
Abilità
Il laureato deve acquisire capacità di comprendere e comunicare in contesti multidisciplinari amministrativi, imprenditoriali, istituzionali, sia nazionali che internazionali, illustrando e rappresentando in modo ampio ed efficace le proprie scelte, dimostrandone le basi culturali e la solidità tecnico-scientifica. A tal fine nel percorso formativo e nella varietà e complessità delle discipline e dei prodotti attesi da elaborare, verrà privilegiato, in sede di esame e di modalità di accertamento della preparazione, una modalità di comunicazione espressa sia attraverso la parola, intesa sia come fattore primario di interazione e di integrazione dei contenuti dell’elaborato-progetto, sia attraverso le più adeguate tecniche di rappresentazione grafica e di comunicazione visiva e/o audiovisiva.
Il progetto di architettura, infatti, richiede di essere comunicato a più livelli. Pertanto, al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
comunicare il progetto di architettura attraverso le più adeguate tecniche della rappresentazione;
essere creativo nell'adozione di metodi e strumenti consolidati di rappresentazione e di comunicazione (grafica, visuale, verbale, scritta) e nello sviluppo di idee e metodi nuovi e originali;
comunicare in modo efficace, anche in un contesto internazionale, interpretazioni e proposte progettuali, argomentando le proprie scelte in modo chiaro e privo di ambiguità, attraverso tutti gli strumenti verbali, manuali e digitali propri della cultura architettonica contemporanea, di fronte ad interlocutori - specialisti e non specialisti - della comunità scientifica, delle pubbliche amministrazioni e della società civile;
interagire in gruppi di lavoro pluridisciplinari e coordinarsi con specialisti di settori affini coinvolti nei processi di analisi e di progettazione, sapendo ascoltare e sapendo rispondere su punti di vista diversi ed utilizzando le più adeguate modalità di rappresentazione e descrizione dell’architettura:
comunicare in una lingua straniera UE (inglese) con il linguaggio specifico dell’architettura, tecnico e letterario, in forma scritta e orale;
cogliere le relazioni comunicative tra uomo e architettura e tra architettura e ambiente.
Tempi
Il raggiungimento delle abilità comunicative sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve sapere esprimere correttamente, sia durante le verifiche intermedie sia durante le prove finali d’esame, il proprio pensiero critico, anche mediante l’utilizzo delle più adeguate tecniche della rappresentazione.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve essere in grado di predisporre elaborati complessi che gli consentano di comunicare il proprio pensiero a più livelli e interlocutori, anche non appartenenti al settore. Inoltre, al termine dell’ultimo anno di corso, in particolare con la predisposizione e discussione dell’elaborato di tesi, egli dove dimostrare di aver acquisito tutti gli strumenti comunicativi relativi sia alla comunicazione scritta, sia alla comunicazione orale pubblica, sia alla rappresentazione grafica.
Modalità
Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di abilità comunicative, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, presentazione del proprio progetto, organizzazione di workshop, mostre a cura degli studenti, esposizione dei risultati delle ricerche a cura degli studenti, ecc.).
In particolare, il rapporto che si sviluppa nell’ambito dei laboratori didattici tra docenti e studenti e tra studenti e studenti costituisce un importante esercizio delle abilità comunicative.
Inoltre, la compresenza, all’interno dei laboratori, di discipline appartenenti a settori scientifico disciplinari differenti origina l’abitudine al confronto e aiuta a sviluppare le indispensabili abilità comunicative. Queste sono fondamentali non soltanto per la comunicazione dei risultati raggiunti, ma soprattutto per l’apprendimento di una modalità lavorativa quale quella dell’architetto, che richiede ottime capacità sia nel coordinamento sia nell’attività di gruppo.
L’acquisizione delle abilità comunicative viene, quindi, stimolata durante tutto l’iter del percorso formativo e, in particolare, nell’ambito della didattica laboratoriale. Infine, la discussione pubblica della tesi di laurea offre allo studente un’ulteriore opportunità di verifica delle capacità di analisi critica, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto e si configura quale fondamentale occasione per il rafforzamento delle proprie abilità comunicative che divengono oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del titolo di studio.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità comunicative, quali: l’esercizio all’esposizione dei risultati ottenuti praticata periodicamente durante le sessioni di esercitazione, l’elaborazione in gruppo di progetti o altri prodotti didattici e, più in generale, tutte le attività di laboratorio previste nel quinquennio.
Il laureato deve acquisire capacità di comprendere e comunicare in contesti multidisciplinari amministrativi, imprenditoriali, istituzionali, sia nazionali che internazionali, illustrando e rappresentando in modo ampio ed efficace le proprie scelte, dimostrandone le basi culturali e la solidità tecnico-scientifica. A tal fine nel percorso formativo e nella varietà e complessità delle discipline e dei prodotti attesi da elaborare, verrà privilegiato, in sede di esame e di modalità di accertamento della preparazione, una modalità di comunicazione espressa sia attraverso la parola, intesa sia come fattore primario di interazione e di integrazione dei contenuti dell’elaborato-progetto, sia attraverso le più adeguate tecniche di rappresentazione grafica e di comunicazione visiva e/o audiovisiva.
Il progetto di architettura, infatti, richiede di essere comunicato a più livelli. Pertanto, al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
comunicare il progetto di architettura attraverso le più adeguate tecniche della rappresentazione;
essere creativo nell'adozione di metodi e strumenti consolidati di rappresentazione e di comunicazione (grafica, visuale, verbale, scritta) e nello sviluppo di idee e metodi nuovi e originali;
comunicare in modo efficace, anche in un contesto internazionale, interpretazioni e proposte progettuali, argomentando le proprie scelte in modo chiaro e privo di ambiguità, attraverso tutti gli strumenti verbali, manuali e digitali propri della cultura architettonica contemporanea, di fronte ad interlocutori - specialisti e non specialisti - della comunità scientifica, delle pubbliche amministrazioni e della società civile;
interagire in gruppi di lavoro pluridisciplinari e coordinarsi con specialisti di settori affini coinvolti nei processi di analisi e di progettazione, sapendo ascoltare e sapendo rispondere su punti di vista diversi ed utilizzando le più adeguate modalità di rappresentazione e descrizione dell’architettura:
comunicare in una lingua straniera UE (inglese) con il linguaggio specifico dell’architettura, tecnico e letterario, in forma scritta e orale;
cogliere le relazioni comunicative tra uomo e architettura e tra architettura e ambiente.
Tempi
Il raggiungimento delle abilità comunicative sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve sapere esprimere correttamente, sia durante le verifiche intermedie sia durante le prove finali d’esame, il proprio pensiero critico, anche mediante l’utilizzo delle più adeguate tecniche della rappresentazione.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve essere in grado di predisporre elaborati complessi che gli consentano di comunicare il proprio pensiero a più livelli e interlocutori, anche non appartenenti al settore. Inoltre, al termine dell’ultimo anno di corso, in particolare con la predisposizione e discussione dell’elaborato di tesi, egli dove dimostrare di aver acquisito tutti gli strumenti comunicativi relativi sia alla comunicazione scritta, sia alla comunicazione orale pubblica, sia alla rappresentazione grafica.
Modalità
Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di abilità comunicative, sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, presentazione del proprio progetto, organizzazione di workshop, mostre a cura degli studenti, esposizione dei risultati delle ricerche a cura degli studenti, ecc.).
In particolare, il rapporto che si sviluppa nell’ambito dei laboratori didattici tra docenti e studenti e tra studenti e studenti costituisce un importante esercizio delle abilità comunicative.
Inoltre, la compresenza, all’interno dei laboratori, di discipline appartenenti a settori scientifico disciplinari differenti origina l’abitudine al confronto e aiuta a sviluppare le indispensabili abilità comunicative. Queste sono fondamentali non soltanto per la comunicazione dei risultati raggiunti, ma soprattutto per l’apprendimento di una modalità lavorativa quale quella dell’architetto, che richiede ottime capacità sia nel coordinamento sia nell’attività di gruppo.
L’acquisizione delle abilità comunicative viene, quindi, stimolata durante tutto l’iter del percorso formativo e, in particolare, nell’ambito della didattica laboratoriale. Infine, la discussione pubblica della tesi di laurea offre allo studente un’ulteriore opportunità di verifica delle capacità di analisi critica, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto e si configura quale fondamentale occasione per il rafforzamento delle proprie abilità comunicative che divengono oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento del titolo di studio.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare alcune capacità comunicative, quali: l’esercizio all’esposizione dei risultati ottenuti praticata periodicamente durante le sessioni di esercitazione, l’elaborazione in gruppo di progetti o altri prodotti didattici e, più in generale, tutte le attività di laboratorio previste nel quinquennio.
Capacità di apprendimento
Abilità
Il laureato deve dimostrare di avere acquisito le abilità necessarie che gli consentano in modo autonomo di documentarsi costantemente su temi inerenti ai propri studi, di approfondire il livello di conoscenza dei vari ambiti disciplinari, di aggiornarsi per comprendere l’evoluzione culturale e operativa delle discipline, delle teorie, delle prassi e degli apparati tecnico-normativi di riferimento.
La capacità di apprendimento, di discernimento critico e di rigore metodologico devono esprimersi anche in ambiti tematici affini al progetto di architettura, utili per governare le possibili relazioni multidisciplinari dell’architettura. Ciò al fine di avviare il laureato alla professione di architetto, ma anche per consentirgli di affrontare livelli superiori della formazione scientifica e professionale, quali dottorati di ricerca e master.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
apprendere, con autonomia intellettuale, materie complesse tanto in ambito umanistico quanto in ambito scientifico;
individuare prospettive e obiettivi per la propria formazione continua, traendo opportunità di apprendimento dalle esperienze compiute e dal confronto pubblico con la comunità scientifica, con le istituzioni e con le componenti sociali più attive e partecipanti;
affinare gli strumenti per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze con modalità autonome nello studio e nella pratica dell’architettura;
aggiornarsi costantemente in riferimento alla normativa tecnica (NTC, sicurezza, qualità, ecc.);
sapersi inserire in modo partecipativo nella vita culturale, economica e professionale;
operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
saper gestire e valutare in modo autonomo e obiettivo la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.
Tempi
Il raggiungimento delle capacità di apprendimento sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di avere appreso le metodologie della ricerca bibliografica e scientifica nei differenti insegnamenti, nonché di sapere trasporre le conoscenze teoriche nell’ambito delle attività applicative di esercitazione.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve essere in grado di sviluppare la ricerca negli ambiti disciplinari caratterizzanti il percorso formativo e di avere le capacità di mettere in relazione le proprie conoscenze nei diversi campi, sia in termini di elaborazioni teoriche, sia in termini di elaborazione di progetti complessi e interdisciplinari. Inoltre, al termine dell’ultimo anno di corso, nell’ambito della predisposizione e discussione della tesi di laurea, l’allievo deve dimostrare piena autonomia nell’individuazione, oltre che dei possibili risultati, anche dei nodi critici e dei problemi aperti (o irrisolti) della propria ricerca (sia progettuale che critica) che meritano successivi approfondimenti.
Modalità
La verifica delle capacità di apprendimento maturate durante percorso formativo, nell’ambito degli esami di profitto e della discussione di tesi, è oggetto di continuo confronto tra docenti e studenti. Tale confronto è finalizzato all’accertamento metodologico delle relazioni tra aspetti teorici, tecnici e pratico operativi. Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di capacità di apprendimento sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (elaborazioni di ricerche di base, elaborazioni di ricerche applicate, sintesi progettuali, colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, esposizione dei risultati conseguiti, ecc.).
La tipologia degli insegnamenti (laboratori didattici, corsi integrati e corsi monodisciplinari) e la compresenza all’interno dello stesso insegnamento di attività diversamente articolate (lezioni teoriche, ricerche, esercitazioni, attività seminariali, ecc.) concretizzano l’obiettivo di cui al descrittore in oggetto. Le capacità di apprendimento sono, infatti, acquisite in particolare nelle attività che riguardano: lo studio individuale, la predisposizione di esercitazioni e progetti, l’attività svolta per l’elaborazione della prova finale e il tirocinio formativo.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare le capacità di apprendimento mediante la previsione di predisposizione da parte degli studenti di idonee elaborazioni, quali: stesura di rapporti di ricerca, sviluppo di sintesi progettuali, formalizzazione di interpretazioni critiche, ecc.
Il laureato deve dimostrare di avere acquisito le abilità necessarie che gli consentano in modo autonomo di documentarsi costantemente su temi inerenti ai propri studi, di approfondire il livello di conoscenza dei vari ambiti disciplinari, di aggiornarsi per comprendere l’evoluzione culturale e operativa delle discipline, delle teorie, delle prassi e degli apparati tecnico-normativi di riferimento.
La capacità di apprendimento, di discernimento critico e di rigore metodologico devono esprimersi anche in ambiti tematici affini al progetto di architettura, utili per governare le possibili relazioni multidisciplinari dell’architettura. Ciò al fine di avviare il laureato alla professione di architetto, ma anche per consentirgli di affrontare livelli superiori della formazione scientifica e professionale, quali dottorati di ricerca e master.
Al termine del percorso curricolare il laureato in Architettura deve dimostrare di essere capace di:
apprendere, con autonomia intellettuale, materie complesse tanto in ambito umanistico quanto in ambito scientifico;
individuare prospettive e obiettivi per la propria formazione continua, traendo opportunità di apprendimento dalle esperienze compiute e dal confronto pubblico con la comunità scientifica, con le istituzioni e con le componenti sociali più attive e partecipanti;
affinare gli strumenti per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze con modalità autonome nello studio e nella pratica dell’architettura;
aggiornarsi costantemente in riferimento alla normativa tecnica (NTC, sicurezza, qualità, ecc.);
sapersi inserire in modo partecipativo nella vita culturale, economica e professionale;
operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato;
saper gestire e valutare in modo autonomo e obiettivo la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro.
Tempi
Il raggiungimento delle capacità di apprendimento sarà verificato lungo tutto il percorso formativo fornendo strumenti specifici opportuni e richiedendone la corretta applicazione (nelle elaborazioni progettuali in laboratorio e nelle verifiche di profitto).
Nello specifico:
Al termine del primo ciclo (formazione di base - 1°, 2° e 3° anno) l’allievo deve dimostrare di avere appreso le metodologie della ricerca bibliografica e scientifica nei differenti insegnamenti, nonché di sapere trasporre le conoscenze teoriche nell’ambito delle attività applicative di esercitazione.
Al termine del secondo ciclo (formazione caratterizzante - 4° e 5° anno) l’allievo deve essere in grado di sviluppare la ricerca negli ambiti disciplinari caratterizzanti il percorso formativo e di avere le capacità di mettere in relazione le proprie conoscenze nei diversi campi, sia in termini di elaborazioni teoriche, sia in termini di elaborazione di progetti complessi e interdisciplinari. Inoltre, al termine dell’ultimo anno di corso, nell’ambito della predisposizione e discussione della tesi di laurea, l’allievo deve dimostrare piena autonomia nell’individuazione, oltre che dei possibili risultati, anche dei nodi critici e dei problemi aperti (o irrisolti) della propria ricerca (sia progettuale che critica) che meritano successivi approfondimenti.
Modalità
La verifica delle capacità di apprendimento maturate durante percorso formativo, nell’ambito degli esami di profitto e della discussione di tesi, è oggetto di continuo confronto tra docenti e studenti. Tale confronto è finalizzato all’accertamento metodologico delle relazioni tra aspetti teorici, tecnici e pratico operativi. Al fine di conseguire con efficacia ed efficienza i risultati attesi in termini di capacità di apprendimento sono previste specifiche e differenziate modalità didattiche (elaborazioni di ricerche di base, elaborazioni di ricerche applicate, sintesi progettuali, colloqui personalizzati col docente titolare del modulo e/o con tutor, esposizione dei risultati conseguiti, ecc.).
La tipologia degli insegnamenti (laboratori didattici, corsi integrati e corsi monodisciplinari) e la compresenza all’interno dello stesso insegnamento di attività diversamente articolate (lezioni teoriche, ricerche, esercitazioni, attività seminariali, ecc.) concretizzano l’obiettivo di cui al descrittore in oggetto. Le capacità di apprendimento sono, infatti, acquisite in particolare nelle attività che riguardano: lo studio individuale, la predisposizione di esercitazioni e progetti, l’attività svolta per l’elaborazione della prova finale e il tirocinio formativo.
Strumenti didattici
Gli strumenti specifici di supporto alle differenti modalità didattiche consistono soprattutto nel prevedere e stimolare le capacità di apprendimento mediante la previsione di predisposizione da parte degli studenti di idonee elaborazioni, quali: stesura di rapporti di ricerca, sviluppo di sintesi progettuali, formalizzazione di interpretazioni critiche, ecc.
Requisiti di accesso
L’iscrizione al Corso di laurea magistrale è a numero programmato ed è regolata dalle norme vigenti in materia di accesso ai corsi di studio a numero programmato a livello nazionale (art. 1, comma 1, lettera a, L.264/99); l’ammissione avviene col solo possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero e riconosciuto idoneo (art. 6, comma 1. DM 270/2004).
Il numero degli iscritti è stabilito annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri fissati dal Ministero dell'Università e della Ricerca, ai sensi dell’art. 1, della legge n. 264/99 e della direttiva comunitaria 384/85 CE.
Le modalità delle prove di ammissione per le matricole sono conformi a quanto stabilito annualmente con decreto ministeriale per i corsi di laurea ad accesso programmato.
La prova di ammissione, oltre a consentire la formazione di una graduatoria, ha di fatto anche valore di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso che, riferite agli obiettivi specifici del corso di studio, riguardano le conoscenze nei campi della logica, della cultura generale, della storia, del disegno e rappresentazione, della matematica e della fisica.
La specifica delle conoscenze richieste per l'accesso, la modalità di verifica delle stesse, nonché gli Obblighi Formativi Aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva e il conseguente assolvimento degli OFA e i relativi tempi e modalità di accertamento, sono indicati nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea.
Il numero degli iscritti è stabilito annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri fissati dal Ministero dell'Università e della Ricerca, ai sensi dell’art. 1, della legge n. 264/99 e della direttiva comunitaria 384/85 CE.
Le modalità delle prove di ammissione per le matricole sono conformi a quanto stabilito annualmente con decreto ministeriale per i corsi di laurea ad accesso programmato.
La prova di ammissione, oltre a consentire la formazione di una graduatoria, ha di fatto anche valore di verifica delle conoscenze richieste per l'accesso che, riferite agli obiettivi specifici del corso di studio, riguardano le conoscenze nei campi della logica, della cultura generale, della storia, del disegno e rappresentazione, della matematica e della fisica.
La specifica delle conoscenze richieste per l'accesso, la modalità di verifica delle stesse, nonché gli Obblighi Formativi Aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva e il conseguente assolvimento degli OFA e i relativi tempi e modalità di accertamento, sono indicati nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea.
Esame finale
Il valore della prova finale come momento di sintesi delle cognizioni acquisite dovrà, accanto alla verifica delle competenze specifiche richieste per l'architetto generalista, accertare che lo studente abbia acquisito, in maniera completa e integrata, conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicarle, autonomia di giudizio, abilità comunicativa e capacità di apprendimento autonomo nell'ottica di una formazione continua anche auto-diretta.
La prova finale conclusiva – esame di laurea – consiste nella discussione, dinanzi ad una Commissione, di un elaborato individuale originale di natura progettuale e/o di ricerca (redatto dal candidato sotto la guida di un docente relatore, eventualmente coadiuvato da opportuni correlatori) inerente i contenuti disciplinari specifici del Corso di Studio, con particolare attenzione alla possibilità di una loro integrazione complessa e di apporti interdisciplinari.
Nel caso la tesi sia teorica il Direttore del Dipartimento nomina un Controrelatore a cui va consegnata copia della tesi con congruo anticipo rispetto alla data della discussione.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere seguito tutti i corsi e avere superato i relativi esami e la verifica di idoneità della Prova Finale, avendo ottenuto complessivamente la certificazione dei crediti formativi previsti, riguardanti anche la didattica a scelta dello studente di cui alla lettera "D", e gli ambiti "E" ed "F" delle attività formative previste dalla legge 270/2004.
Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale lode.
Le procedure di composizione della Commissione per la prova finale, le modalità di definizione del voto di laurea, nonché le procedure per l'ammissione all'esame finale e le modalità di discussione sono disciplinate dal Regolamento Tesi di Laurea del Dipartimento.
La prova finale conclusiva – esame di laurea – consiste nella discussione, dinanzi ad una Commissione, di un elaborato individuale originale di natura progettuale e/o di ricerca (redatto dal candidato sotto la guida di un docente relatore, eventualmente coadiuvato da opportuni correlatori) inerente i contenuti disciplinari specifici del Corso di Studio, con particolare attenzione alla possibilità di una loro integrazione complessa e di apporti interdisciplinari.
Nel caso la tesi sia teorica il Direttore del Dipartimento nomina un Controrelatore a cui va consegnata copia della tesi con congruo anticipo rispetto alla data della discussione.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve avere seguito tutti i corsi e avere superato i relativi esami e la verifica di idoneità della Prova Finale, avendo ottenuto complessivamente la certificazione dei crediti formativi previsti, riguardanti anche la didattica a scelta dello studente di cui alla lettera "D", e gli ambiti "E" ed "F" delle attività formative previste dalla legge 270/2004.
Il voto finale è espresso in centodecimi con eventuale lode.
Le procedure di composizione della Commissione per la prova finale, le modalità di definizione del voto di laurea, nonché le procedure per l'ammissione all'esame finale e le modalità di discussione sono disciplinate dal Regolamento Tesi di Laurea del Dipartimento.
Profili Professionali
Profili Professionali
Architetto
Le funzioni del laureato in architettura sono quelle stabilite dalle disposizioni vigenti nazionali ed europee per la professione di architetto/ingegnere, e in particolare:
- la progettazione, dalla ideazione di massima al progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, di trasformazioni dell’ambiente costruito e del paesaggio alle diverse scale, operando negli ambiti disciplinari della progettazione architettonica e urbana, della progettazione urbanistica e del paesaggio, della progettazione strutturale ed ambientale, del restauro architettonico, della conservazione e valorizzazione dei beni architettonici e della progettazione di allestimenti di interni.
- la gestione del processo di realizzazione dell’architettura con differenti ruoli di alta responsabilità tanto nella gestione tecnica quanto nella gestione economica del processo edilizio;
- il controllo della qualità architettonica e ambientale nei processi di trasformazione dell’ambiente costruito e del paesaggio, alle diverse scale.
Il laureato magistrale potrà svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità, tra gli altri, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio.
Inoltre, il laureato magistrale, anche non abilitato alla professione di architetto o di ingegnere edile, potrà svolgere attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale (ricerca, editoria, organizzazione di eventi culturali, ecc.)
Le competenze associate alle funzioni descritte riguardano:
− la capacità di interpretare gli aspetti culturali della ricerca architettonica alle varie scale, anche in relazione a quella svolta in altre discipline artistiche e scientifiche;
− la capacità di analizzare e interpretare gli aspetti qualitativi e quantitativi della domanda di architettura (rapporti con la committenza);
− la capacità di utilizzare strumenti informatici nel campo dell’analisi e dell’elaborazione del progetto;
− la capacità di elaborare progetti di qualità alle varie scale: dell’edificio, dell'urbanistica, ambientale e del paesaggio, del restauro, del consolidamento e del recupero architettonico e urbano;
− la capacità di organizzare e coordinare competenze molteplici (strutturali, impiantistiche, valutative, del contenimento energetico, normative e procedurali, ecc.) e di orientarle alla produzione di progetti;
− la capacità di gestire le procedure dei processi produttivi;
− la capacità di dirigere la costruzione;
− la capacità di controllare e validare la progettazione e collaudare le realizzazioni;
− la conoscenza della legislazione tecnica in materia edilizia e urbanistica;
− il controllo della qualità e il perseguimento della sicurezza;
− la capacità di trasmettere i saperi teorici e pratici propri del mestiere;
− la capacità di utilizzare, oltre l’italiano almeno un’altra lingua della comunità europea.
I laureati del Corso di laurea magistrale a ciclo unico della classe LM-4 dovranno quindi:
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici, metodologici e operativi dell'architettura, dell’edilizia, dell’urbanistica e del restauro architettonico ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per concettualizzare, progettare, comprendere e realizzare l’atto del costruire in un contesto di pratica dell’architettura che conferisca forma fisica alle necessità della società e del singolo individuo, formulando e risolvendo, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- comprendere la sostenibilità, il contesto sociale e il senso del luogo nella progettazione degli edifici, della città e del territorio, per promuovere uno sviluppo ecologicamente equilibrato e sostenibile dell’ambiente costruito e naturale, compresa l’utilizzazione razionale delle risorse disponibili;
- conoscere approfonditamente le teorie e le tecniche della progettazione architettonica nella sua dimensione interscalare;
- conoscere approfonditamente la storia e le teorie dell’architettura, dell’urbanistica, del restauro architettonico e delle altre attività di trasformazione dell’ambiente e del territorio attinenti all’architettura;
- conoscere approfonditamente gli strumenti e le forme della rappresentazione e della misura, gli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della matematica, della fisica, dell’informatica e delle altre scienze di base, essendo altresì capaci di utilizzare tali conoscenze per documentare, descrivere, anche con tecniche digitali, e interpretare problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- avere conoscenze nel campo della gestione del ciclo di vita dell’edificio e dell'organizzazione dei processi produttivi nel settore delle costruzioni;
- conoscere, in modo approfondito, organismi architettonici complessi di carattere storico, nel loro contesto urbano e territoriale e nel contesto dei sistemi figurativi ad essi contemporanei; avere capacità di analisi approfondita delle caratteristiche e delle proprietà dei materiali che li compongono; del regime statico delle loro strutture; delle cause di varia natura di degrado o dissesto; di programmazione e definizione di interventi atti al consolidamento, alla riabilitazione e alla valorizzazione e gestione di manufatti e di sistemi storici, urbani e territoriali.
I laureati magistrali possono iscriversi agli albi professionali previsti dalla classe LM-4, previo superamento dell'esame di stato e, in particolare, all’Albo Professionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori; possono, inoltre, iscriversi alla sezione A dell’Albo Professionale degli Ingegneri.
I laureati magistrali possono svolgere la libera professione o impiegarsi con funzioni di elevata responsabilità nel campo della costruzione, trasformazione, conservazione, restauro degli edifici nonché nella valorizzazione e nella pianificazione delle città e del territorio, tanto in strutture professionali complesse (società di progettazione e ingegneria, società di servizi, ecc.), quanto in settori produttivi (imprese di costruzione, aziende di settore, ecc.), quanto, infine, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti di governo delle città e del territorio, amministrazioni locali e nazionali, Soprintendenze, istituti bancari, ecc.).
Il laureato magistrale, anche non abilitato alla professione di architetto o di ingegnere edile, può inoltre svolgere attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico, ambientale e archeologico (ricerca, editoria, organizzazione di eventi culturali, ecc.)
Insegnamenti
Insegnamenti (68)
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
1001157 - STORIA DELL'ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001622 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA (AL)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001622 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA (MZ)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001624_1 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2 (AL)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001624_1 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2 (MZ)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
1001625 - FONDAMENTI DI PROGETTAZIONE TERRITORIALE E URBANA (AL)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001625 - FONDAMENTI DI PROGETTAZIONE TERRITORIALE E URBANA (MZ)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001627 - CULTURA TECNOLOGICA DELLA PROGETTAZIONE AMBIENTALE
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001628_1 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 (AL)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001628_1 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 (MZ)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001628_2 - TEORIE DELLA RICERCA ARCHITETTONICA (AL)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001628_2 - TEORIE DELLA RICERCA ARCHITETTONICA (MZ)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001631 - ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO, IL PROGETTO DEI PARCHI, DEI GIARDINI E DEGLI SPAZI PUBBLICI
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
150 ore
1001637 - VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
8 CFU
200 ore
6 CFU
150 ore
2 CFU
50 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
1001645_1 - POLITICHE, STRATEGIE E STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE DELLA CITTA' RESILIENTE, INCLUSIVA E DIGITALE (AL)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001645_1 - POLITICHE, STRATEGIE E STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE DELLA CITTA' RESILIENTE, INCLUSIVA E DIGITALE (MZ)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001645_2 - PROGETTAZIONE URBANISTICA PER LA CITTA' RESILIENTE, INCLUSIVA E DIGITALE (AL)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001645_2 - PROGETTAZIONE URBANISTICA PER LA CITTA' RESILIENTE, INCLUSIVA E DIGITALE (MZ)
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001647 - VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PIANI E PROGETTI URBANISTICI
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
8 CFU
200 ore
1001651 - STORIA E METODI DI ANALISI DELL'ARCHITETTURA
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001652 - VALUTAZIONE ECONOMICA DELLA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
8 CFU
200 ore
1001757 - FONDAMENTI DI RESTAURO DELL'ARCHITETTURA
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001758 - PROGETTAZIONE URBANISTICA PER TERRITORI E CITTA' TRA SOSTENIBILITA' E INNOVAZIONE (AL)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001758 - PROGETTAZIONE URBANISTICA PER TERRITORI E CITTA' TRA SOSTENIBILITA' E INNOVAZIONE (MZ)
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
1001761 - POLITICHE,STRATEGIE E STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE DI CITTA' E TERRITORI CONTEMPORANEI
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
150 ore
1001759 - IMPIANTI TECNICI PER L'ARCHITETTURA
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
1001763_1 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001763_2 - ELEMENTI DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA DELLE STRUTTURE
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001764_1 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001764_2 - MECCANICA DELLE MURATURE IN ZONA SISMICA
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
150 ore
6 CFU
150 ore
1001765_2 - RESTAURO E CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
6 CFU
150 ore
6 CFU
150 ore
6 CFU
150 ore
1001767_2 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E PREESISTENZA
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001768_1 - PROGETTAZIONE SOSTENIBILE DELL'ARCHITETTURA
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001768_2 - SOSTENIBILITA' E INNOVAZIONE DEL PROGETTO
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001769_1 - PROGETTAZIONE URBANISTICA PER LA RIGENERAZIONE URBANA
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
1001769_2 - PROGETTAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
24 CFU
600 ore
14 CFU
350 ore
6 CFU
60 ore
1001774 - PRINCIPI DI TUTELA E STORIA DEL RESTAURO
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
62S64 - STORIA DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
150 ore
8 CFU
80 ore
6 CFU
60 ore
D30003 - TRANSIZIONI URBANE, RIGENERAZIONE E URBAN INFORMATICS
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
D30007 - POLITICHE E STRATEGIE PER LA COESIONE TERRITORIALE
Primo Ciclo Semestrale (22/09/2025 - 05/12/2025)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
D40147 - DIGITAL TWIN E BIM PER IL PROGETTO DELL'AMBIENTE COSTRUITO
Secondo Ciclo Semestrale (09/02/2026 - 30/04/2026)
- 2025
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
60 ore
6 CFU
150 ore
No Results Found
Persone
Persone (46)
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti
Docenti
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti
Docenti di ruolo di IIa fasciaDocenti di ruolo di Ia fascia
Docenti
Docenti
Docenti di ruolo di IIa fascia
Docenti di ruolo di IIa fascia
No Results Found