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TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
REGGIO DI CALABRIA
Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
Stante quanto premesso alla voce Contenuti, obiettivo fomativo del Modulo è la individuazione discelte, in termini paritetici, guarderanno e la sfera della Conservazione e quella della Trasformazione,
Con i loro lavori gli studenti, quindi, proveranno a ricostruire situazioni delle realtà ambientali con le quali si confronteranno, misurandosi con problemi operativi e vincoli che, normalmente, caratterizzano il Progetto di Architettura.
Sul piano teorico e metodologico, campo d'interesse prevalente del Laboratorio è rappresentato da una attività, disciplinarmente trasversale, intenzionalmente orientata all'obiettivo di appagare bisogni umani, che, inclusivamente e nel loro complesso, possano essere soddisfatti attraverso fattori progettuali che si rapportino, imprescindibilmente, alla loro Cultura di appartenenza al … Luogo.
Il Tutto, nella la consapevolezza che le attività progettuali coinvolgono in modo, a volte determinante, la vita dell'uomo, le risorse e l'ambiente, guardando alla costruzione/trasformazione nel suo complesso e alle sue singole parti organizzate, con un approccio che consenta una risposta operativa, bandendo Brand, ormai di… Facciata… Come … Sostenibilità.
Una Conditio, quindi, che orienterà i percorsi che si compiranno, verso la conoscenza dei rapporti che, nelle attività progettuali, s'instaurano tra i fini sociali della Trasformazione e i contenuti e la Forma, in una accezione che assumerà la logica delle Funzioni e la Qualità degli Spazi… Controllandone il Ruolo che essi assumono e svolgono nel Progetto di… Architetture.
Prerequisiti
Il Modulo Inclusive Design del Laboratorio Design per l'inclusione e la coesione sociale e territoriale, non necessita di Prerequisiti.
Il Corso fornisce conoscenze e strumenti necessari per poter affrontare le tematiche degli argomenti che saranno trattati.
Metodi didattici
Considerato che la articolazione del Modulo, sarà volta a leggere la costituzione materiale dei luoghi, assunta quale fattore utile alla determinazione dei loro potenziali Processi di Trasformazione Ambientale. In tal senso, quindi, è prevista nelle attività del Laboratorio, la conduzione di sopralluoghi conoscitivi delle realtà dei luoghi oggetto delle sue finalità didattico/applicative. Di conseguenza, stante il suo alveo disciplinare, il Modulo Inclusive Design, interfacciandosi con le ulteriori discipline dei Moduli del Laboratorio, assumerà un importante ruolo di supporto trasversale per l’intero complesso del percorso didattico laboratoriale..
In tal senso, sempre in funzione delle finalità didattico/formative del Laboratorio, i trasversali temi del Modulo di Inclusive Design, sono esprimibili attraverso l’assunzione dei seguenti presupposti:
1) Rilettura dei caratteri delle dinamiche di mutamento della società contemporanea e, tra esse, quelle relative ai processi di Trasformazione dello Spazio Antropico e Naturale, il quale in funzione di ciò, si orienta alla necessaria, attuale, assunzione e metabolizzazione di nuovi processi e di nuove prassi.
2) Assunzione della considerazione che l’approfondimento della conoscenza dei caratteri Materiali dei Luoghi, debba essere interrelato ad una matura e attuale, sensibile Consapevolezza, che possa, opportunamente, rivelarsi in grado di operare, in relazione agli attuali temi della crisi della cultura dello sviluppo infinito e, quindi, conseguentemente, alla trasformazione compatibile dello spazio.
3) Studio dei Materiali, assumendone la conoscenza, in relazione alla loro collocazione nella realizzazione del bene finale.
4) Lettura delle relazioni esistenti tra manufatti e le caratteristiche Socio-Tecnici dei Contesti.
5) Rilettura un manufatto quale insieme strutturato di parti che, pur diversamente caratterizzate, agiscano in maniera organica e interattiva.
Dal che, Il Modulo si struttura attraverso la conduzione di due specifici cicli di studio i cui temi e contenuti, sono di seguito riportati:
I ) Ciclo Formativo e di Orientamento - Cultura Materiale e Trasformazioni
II) Ciclo informativo sui caratteri dei materiali in uso nei, riletti di manufatti esistenti. - I Materiali come supporto conoscitivo delle Realtà Costruite
Un insieme di attività, quindi articolato nello svolgimento di Lezioni Frontali e una serie di Sopralluoghi,condotti sui luoghi di interesse
Verifica Apprendimento
In relazione agli argomenti trattati nei cicli indicati, gli Studenti, su testi consigliati e in base ai loro percorsi di indgine, approfondiranno, gli argomenti trattati, riassumendoli in testi di loro stesura, interpolati da materiale grafico, repertori informativi di immagini e documentazioni fotografiche, che racchiuderanno in un Book Personale.
Cioè Un Portfolio, a regia personale, prodotto dagli Studenti, a testimonianza della assunzione dei caratteri formativi dello specifico percorso didattico seguito.
Più in dettaglio, si precisa che il Book possa essere articolato secondo la seguente struttura:
- Appunti colti durante le Lezioni e rielaborati in appropriati testi che potranno essere riportati, anche accompagnati da schede e disegni inerenti le realtà materiali rilevate e indagate.
- Elaborazione di schede riassuntive e di comparazione delle varie alternative realizzative, inerenti le differenziate soluzioni tecnico/costruttive rilevate e indagate.
- Schede monografiche sugli specifici materiali rilevati e indagati, rapportandoli, sinteticamente, alle loro qualità d’uso, relativamente alle specifiche esigenze ambientali dei Luoghi indagati.
- Elaborati con disegni, commenti e annotazioni; concernenti una teorica scomposizione in elementi e componenti dei manufatti riletti.
Nella produzione del Book, gli Studenti, potranno interfacciarsi con la Docenza del Modulo che, ove lo necessitasse, avrà cura di fornire ulteriori bibliografie specifiche, schede bibliografiche-tipo, schede conoscitive su sistemi tecnologici, schede sintetiche di materiale antologico.
Il Book realizzato dagli Studenti, rappresenta l’esito di un prodotto finale individuale.
Testi
- Giachetta A. Novi F. Raiteri R. - La costruzione dell’idea, il pensiero della materia. Riflessioni sul progetto di architettura Roma 2019, Franco Angeli Editore
- Matteo Clemente - Re-design dello spazio pubblico - Franco Angeli, 2017
- Federica Castellii - Lo spazio pubblico - Futura Editrice, 2019
- Campioli A. Lavagna M. - Tecniche e Architettura, Novara 2013, Citta Studi Edizioni
- Nardi G.- Tecnologie dell’architettura, Milano 2001, CLUP
- Nastri M. - La costruzione dell'architettura. Strumenti per l'elaborazione tecnica del progetto, Roma 2009, Franco Angeli Editore.
- Torricelli M. Del Nord R. Felli F. - Materiali e tecnologie dell’architettura, Bari 2001, Laterza
Contenuti
(…) Nel Progetto di ciò che non c’è, l’Esistente è assunto solo come sfondo, silenzioso e interlocutorio, oggetto delle azioni di trasformazione, vittima del loro impatto. Nel Progetto dell’Esistente ciò che già esiste è, invece, il soggetto. È lui che, dichiarando i propri limiti e le proprie potenzialità; rivela all'osservatore le proprie specifiche opportunità di conservazione e/o trasformazione. L'Esistente è, insomma, il portatore di un proprio codice, indispensabile conoscere per concepire qualsiasi suo Progetto (…) - Valerio Di Battista, 1990
Il Laboratorio Design per l'inclusione e la coesione sociale e territoriale affronta il progetto dello spazio collettivo come rigenerazione territoriale, costruzione di una identità locale e la promozione di coesione sociale.
Lo spazio pubblico, nelle sue diverse configurazioni e scale, è indagato quale luogo vivo, accessibile, dinamico, atto a potere innescare nuove relazioni tra comunità e ambiente.
Stante la premessa sulle finalità del Laboratorio, la locuzione Progetto dell'Esistente è ad esse, ampiamente ad esso sottesa.
II Progetto non è assunto nella univoca previsione di quanto ancora non esista, ma in quella di mutamenti parziali e progressivi di quanto già sia.
In questo senso Il Progetto persegue un'idea di riconoscibilità, atta a realizzarsi attraverso la conoscenza dell'ambiente in cui si opera… Il Luogo.
Con i loro lavori gli studenti, quindi, proveranno a ricostruire situazioni delle realtà ambientali con le quali si confronteranno, misurandosi con problemi operativi e vincoli che, normalmente, caratterizzano il Progetto di Architettura.
In una libera rilettura della accezione della sua denominazione, Il Modulo Inclusive Design, appartenendo all’area della Tecnologia dell'Architettura, assumerà in sé l’onere del trasferimento e l’acquisizione, da parte degli Studenti, delle conoscenze di base, materiali e tecniche, trasversalmente utili allo svolgimento del complesso dell’attività Laboratoriale indicata.
Sul piano operativo, la articolazione del Modulo, sarà volta a leggere la costituzione materiale dei luoghi, assunta quale fattore utile alla determinazione dei loro potenziali Processi di Trasformazione
Il Modulo Inclusive Design, pertanto affronta il tema dei Materiali per l’Architettura.
Una accattivante locuzione che, delineando lo scenario formativo della disciplina di riferimento, si interfaccerà con il più complesso percorso formativo del Laboratorio, all’interno del quale tratteggia e declina l’alveo dell’intelligenza progettuale che, da sempre, governa il processo attraverso il quale, il pensiero di architettura si fa costruito.