Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
Due sono i riferimenti generali: gli obiettivi formativi qualificanti c e gli obiettivi formativi specifici. I primi si esplicitano attraverso un approccio non dogmatico alla pianificazione: si basa sull'acquisizione di un orientamento di governo che rimanda ad un vasto insieme di pratiche e linguaggi, mai neutrali rispetto ai valori e alle scelte. Le competenze riguardano la lettura critica dei luoghi, le interpretazioni delle problematiche fisiche, ambientali e sociali e della pianificazione di azioni trasformative, attraverso la comprensione degli obiettivi strategici e delle narrazioni esplicite e implicite delle politiche, e la capacità di decifrare strumenti e quadri normativi per azioni di governo del territorio. Si presta attenzione ai problemi e ai modelli con cui questi temi vengono affrontati, sia in letteratura che in pratica. I secondi si esplicitano attraverso l’interpretazione interdisciplinare degli spazi urbani e territoriali: l’insegnamento è orientato a costruire negli studenti l’abilità a trattare una nozione complessa di spazio, inteso come snodo problematico tra caratteri fisici e sociali, usi e poteri, e in una logica multiscalare. Gli L’obiettivi specifici di questo insegnamento è dare allo studente l’occasione di concludere il suo percorso triennale con un approfondimento critico delle politiche e delle pratiche attraverso cui le amministrazioni pubbliche guidano i processi di trasformazione urbana e territoriale. In sintesi, l'insegnamento mira a sviluppare le competenze culturali di base perchè il "tecnico del territorio" sia in grado di collaborare con specialisti diversi e che gli consenta di comprenderne i linguaggi e di operare in gruppi multidisciplinari.
Prerequisiti
Sarà propedeutica una ricognizione sui fondamenti delle teorie e tecniche della pianificazione urbanistica di tipo tradizionale e l’elaborazione di metodologie finalizzate allo studio delle modificazioni che interessano i sistemi urbani, i cambiamenti della società e i rapporti con la città e i territori contemporanei. Saranno valutate le trasformazioni territoriali, la legislazione urbanistica regionale e di settore, i nuovi programmi urbani e le innovazioni legate all’elaborazione di modalità operative ed attuative.
Metodi didattici
Il corso si svilupperà secondo lezioni teoriche coinvolgendo gli studenti alla comprensione dei fenomeni urbani e territoriali loro offerti. Vi sanno Esercitazioni ore di sperimentazioni/revisioni attraverso applicazione sperimentale su un caso studio significativo al fine di comprenderne le dinamiche e proporsi attraverso descrizioni, interpretazione, spunti di riflessione, proposizioni progettuali e ideazione di nuovi prodotti e servizi.
Verifica Apprendimento
Lo studente svolgerà il lavoro autonomo guidato da una capacità di autocritica che lo porterà ad assumere un comportamento virtuoso e proficuo. A fronte delle ore frontale lo studente svilupperà le ore di studio e di approfondimento su casi studio e su best practice al fine di confrontarsi con il lavoro che contestualizza sul territorio da egli ha scelto. Svilupperà quella necessaria maturità per dare seguito alle proprie attitudini e predisposizioni. Ci sarà una Verifica intermedia sul programma su lezioni frontali e sulle esercitazioni.
Modalità di svolgimento dell’esame: Teoria/Pratica L’esame si svolgerà mediiante una verifica dell’apprendimento di cui agli argomenti trattati durante il corso e contestualmente sarà valutato il lavoro sperimentale eseguito sull’area di studio.
Testi
Amendola G. (2018). Le retoriche della città. Tra politica, marketing e diritti. Edizioni Dedalo.
Di Biagi P., I classici dell’Urbanistica moderna, Donzelli 2002.
Galdini R. (2017). Terapie urbane. I nuovi spazi pubblici della città contemporanea. Soveria Mannelli: Rubbettino.
Gasparrini C., L’attualità dell’urbanistica, Etaslibri, Milano, 1994;
Passarelli Domenico, Le sfide dell’urbanistica oggi, INU ed. Roma 2022.
Ricci L. (2017). Governare la città contemporanea. Riforme e strumenti per la rigenerazione urbana. In M. Talia. Un futuro affidabile per la città. Apertura al cambiamento e rischio accettabile nel governo del territorio. Roma-Milano: Planum Publisher.
Secchi B. (2013). La città dei ricchi e la città dei poveri. Bari: Laterza.
Altro materiale didattico: Si consiglia la lettura delle riviste scientifiche dell’ Isitituto nazionale di Urbanistica: Urbanistica, Urbanistica Informazioni, Territorio della ricerca su territori e ambiente. Altri riferimenti e materiali didattici saranno forniti durante il corso.
Contenuti
Il Corso intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi ed operativi per l’esplorazione teorica ed empirica del paradigma della complessità territoriale, ormai da tempo considerata uno dei principali riferimenti nel dibattito scientifico e nella prassi operativa della disciplina urbanistica. La parte teorica del corso viene affiancata da una sperimentazione applicativa che si concretizza con la elaborazione di elaborazioni grafiche concepite nella dimensione meta-progettuale dell’urbanistica. Si proporranno attività seminariali che consentiranno di entrare nel merito dei presupposti concettuali, degli aspetti evolutivi e degli approcci pratici che caratterizzano i processi riconducibili a tale cornice tematica, evidenziandone le potenzialità ed i limiti, soffermandosi sulla sua interpretazione nell’ambito della normativa e della disciplina del governo del territorio, attraverso l’analisi di casi studio ed esperienze di pianificazione nazionali ed internazionale. Gli obiettivi formativi consistono nella costruzione di un quadro consapevole di conoscenze nell’ambito anche della ricerca scientifica e saranno propedeutici all’analisi critica di contesti selezionati in cui riconoscere caratteri di fragilità e valori dal punto di vista spaziale, funzionale e formale, sulla base dei quali individuare strategie e scenari alternativi, nella prospettiva di un processo di pianificazione responsabile per la città e il territorio urbano contemporaneo.
Altre informazioni
Gli argomenti verteranno sui fenomeni di crisi che caratterizzano la città contemporanea ed il ruolo che essa ha assunto nell’ambito delle politiche di livello internazionale e nazionale. Gli approfondimenti teorici si concentrano sul ruolo della pianificazione urbana e sul suo processo evolutivo in relazione alle esigenze dettate dal variare delle condizioni contestuali, che ne hanno influenzato i principi e la prassi operativa. Il potenziale di sviluppo dei contesti urbani non deriva più dalle potenzialità dettate dalla regolazione delle dinamiche espansive, ma da una cura onnicomprensiva rivolta a tutte le componenti che contribuiscono a definirne la complessità e che costituiscono la città esistente. L’affondo è sulla condizione di necessarietà che riguarda la trasformazione del tessuto costruito, secondo una logica di recupero e riqualificazione di ambiti del territorio, i cui usi e funzioni non risultano adeguati alle necessità odierne. Nel contesto nazionale, questi presupposti convergono con la modifica del titolo V della Costituzione, che sancisce il passaggio dall’Urbanistica al Governo del territorio. Questa sostanziale transizione riconosce a tutti gli effetti l’evoluzione della disciplina, che da pratica spaziale e regolamentativa, si traduce in una materia complessa orientata alla cura del territorio, non circoscritta limitatamente alla dimensione spaziale ma estendendosi a quella funzionale, integrando la gestione dei fenomeni territoriali e sociali in un’ottica sistemica. In questo senso, si è assistito gradualmente all’imposizione di un nuovo paradigma, quello della rigenerazione urbana, la cui connotazione processuale ben si adatta alla gestione dei rapidi mutamenti della città contemporanea. Tuttavia, in Italia si palesa ancora la mancanza di una normativa specifica di livello nazionale, nonostante il tema sia al centro del dibattito a livello scientifico e politico. L’assenza di una cornice normativa nazionale, conseguentemente all’attribuzione alle Regioni della potestà legislativa in materia di Governo del Territorio, ha favorito la progressiva formulazione di molteplici leggi regionali che hanno interpretato le disposizioni in relazione alle istanze dei propri territori, con una particolare sensibilità verso i vari temi di attualità che hanno caratterizzato il dibattito urbanistico. Si propone la sperimentazione su una realtà urbana a scelta dello studente su cui sarà analizzato l’insediamento urbano in rapporto alle caratteristiche ambientali ed alla mobilità sostenibile. Il tutto in una dimensione progettuale attraverso cui immaginare scenari alternativi rispetto alla città esistente.