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COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
REGGIO DI CALABRIA
Dati Generali
Periodo di attività
Syllabus
Obiettivi Formativi
Sulla base di quanto descritto precedentemente, il programma si pone un duplice obiettivo: da un lato indagare la costruzione dello spazio pubblico come “grande interno” attraverso una metodologia che abbia nello studio di sezione il suo strumento principale; dall’altro, ricondurre al primo, lo studio di spazialità inedite e rappresentative del fenomeno sociale considerato.
In aggiunta a ciò, il corso persegue gli ulteriori obiettivi:
Conoscenza e capacità di comprensione (descrittore di Dublino 1)
Conoscenze e capacità di comprensione degli aspetti di carattere teorico e applicativo inerenti il tema del Corso. Tali conoscenze verranno acquisite mediante la partecipazione alle lezioni e al lavoro autonomo sviluppato dallo studente.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (descrittore di Dublino 2)
Capacità di applicare le conoscenze teoriche acquisite nello sviluppo del progetto.
Autonomia di giudizio (descrittore di Dublino 3)
Capacità di interpretare le conoscenze acquisite e utilizzarle nella pratica progettuale.
Abilità comunicative (descrittore di Dublino 4)
Capacità di comunicare lo sviluppo del progetto sia verbalmente e sia graficamente.
Capacità di apprendere (descrittore di Dublino 5)
Capacità di apprendimento dei contenuti teorici e applicativi sviluppati all’interno del Corso.
Prerequisiti
Per poter sostenere l’esame lo studente deve aver sostenuto e “verbalizzato” l’esame di Composizione Architettonica 2
Metodi didattici
1. TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE:
Lezioni: (ore/anno in aula): 15
Esercitazioni: (ore/anno in aula): 25
Attività pratiche: (ore/anno in aula): 20
Il Corso si articolerà in lezioni, esercitazioni/consegne e workshop. L’attività didattica si svolgerà prevalentemente in aula. I tempi di consegna e i temi delle esercitazioni saranno vincolanti e non saranno accettati materiali al di fuori delle date stabilite. L’attività di assistenza ai progetti si concluderà con la fine del corso.
In accordo al calendario didattico, il corso sarà svolto nel secondo semestre.
2. LAVORO AUTONOMO DELLO STUDENTE
1 CFU = 25 ore (10 ore di didattica frontale - 15 ore di lavoro autonomo dello studente)
Il lavoro autonomo che gli studenti affronteranno prevede:
Prima fase. Appropriazione del tema d’anno.
Questa fase è destinata ad approfondire le conoscenze teoriche e pratiche per affrontare la progettazione a scala urbana
Seconda fase, Sviluppo del tema.
Nella seconda fase, lo studente affronterà le questioni fondanti del processo progettuale, rivolgendo un’attenzione particolare alle spazialità complesse degli edifici e degli spazi pubblici
Terza fase, Fase conclusiva.
Questa fase è destinata esclusivamente allo sviluppo progettuale del tema.
Verifica Apprendimento
Sulla base del rendimento e l’elaborazione delle esercitazioni svolte e dell’accertamento del requisito minimo di frequenza (almeno con il 70% di presenza nello svolgimento del Laboratorio si potrà accedere all’esame finale).
L’esame verterà sulla discussione degli elaborati predisposti durante l'anno e di quelli del progetto definitivo (tavole formato A1, modelli ed elaborazioni fotografiche di questi). La discussione s’indirizzerà sulle scelte d'insieme e sulla coerenza tra i dati di progetto assunti e i caratteri della configurazione architettonica. Ai fini del voto finale, concorrerà la valutazione sulla capacità dello studente di sviluppare riflessioni adeguate sui nodi critici del dibattito architettonico affrontati nelle lezioni teoriche.
L’esame non potrà essere disgiunto da quello di Teorie della ricerca architettonica, disciplina interna al medesimo Laboratorio.
La votazione, espressa in trentesimi, verrà assegnata sulla base del livello di raggiungimento dei risultati attesi secondo gli indicatori di Dublino.
Testi
Ammaniti, N., Fango, Milano 1999
Augè, M., Disneyland e altri nonluoghi, Torino, 1999
Bauman, Z., La solitudine del cittadino globale, Milano, 2000
Cotesta, V., Sociologia del mondo globale, Roma Bari, 2004
Contenuti
1_DESCRIZIONE
L’applicazione didattica è rivolta alla determinazione di un metodo progettuale che prenda le mosse unicamente dall’idea di spazio e dalla sua formalizzazione: uno spazio che abbia come caratteristica quella di raffigurarsi come un grande interno posto in relazione gerarchica con altri e ottenuto attraverso un procedimento di scavo e sottrazione.
A partire da una volumetria predefinita data come massa, tale processo di sottrazione materica – costantemente verificato attraverso una sequenza stratigrafica di sezioni – genera studi su spazialità più o meno complesse, costruite attraverso quegli strumenti che fanno capo ai concetti di gerarchia, geometria, peso, misura e luce.
Tale metodo - invertendo il processo compositivo usuale fondato sulla primigenia della “pianta” - assume lo studio di sezione come primo atto a cui ricondurre l’intero processo progettuale.
2_PROGRAMMA DEL CORSO
All'attenzione riversata sulla metodologia didattica sopra esposta si è aggiunge un ulteriore approfondimento legato allo spazio pubblico contemporaneo come grande interno. Tra i modelli usuali legati alla costruzione e all’invenzione di luoghi destinati alla socializzazione ci si propone di indirizzarsi verso quegli spazi contemporanei legati al vivere la notte: sia rivisitati nei modelli usuali, sia sperimentati in base alle nuove modalità di aggregazione del mondo giovanile.
In quest’ottica si è ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione su quegli spazi destinati alla “discoteca” divenuti “simbolici” di un nuovo “modo aggregativo”.
Considerata la naturale evoluzione delle tradizionali sale da ballo e, al contempo, una reinterpretazione dei luoghi abitualmente destinati all’intrattenimento notturno - e ricavati all’interno di spazi destinati ad altre attività - già a partire dagli anni Sessanta, la discoteca ha assunto connotazioni spaziali specifiche.
Tale evoluzione spaziale, supportata dalla nascita di sofisticate tecnologie per la riproduzione musicale, luci ed effetti speciali, ha coinciso – o probabilmente è conseguenza - dell’evoluzione, fra le giovani generazioni, del concetto di divertimento notturno, fino agli anni Sessanta relegato negli spazi privati delle abitazioni.
Se però, il passaggio dall’ambito privato a quello pubblico, negli ultimi vent’anni, si è configurato come un tale fenomeno di massa tanto da sostituirsi - per certe aree giovanili - ai luoghi canonici del “fare cultura” creando una nuova socialità e incidendo concretamente sulle tendenze della moda, dell’arte e del teatro, tutto ciò non generato la ricerca di spazialità rappresentative del mutamento avvenuto.
A differenza di quanto avviene in altri luoghi, infatti, nei quali la configurazione spaziale esibisce e rappresenta le arti istituzionalmente riconosciute, lo studio degli spazi destinati alla discoteca riflette quella marginalità tipica dei fenomeni generatori di nuove tendenze e stili non ancora riconosciuti collettivamente.
Si ritiene invece che sia in funzione degli aspetti socio-culturali connessi al vivere contemporaneo che vedono tali spazi affermarsi come luoghi elettivi di aggregazione, sia per la natura tipologicamente complessa degli stessi e la presenza di tecnologie sempre più sofisticate, tali spazialità abbiamo bisogno di una specifica attenzione progettuale.
3_RISULTATI ATTESI
L’approccio metodologico portato avanti dalla docenza si espleterà secondo le seguenti fasi:
1. applicazione della sezione come scavo:
- individuazione dei “grandi interni”
- stratigrafia spaziale
- costruzione di un modello
2. individuazione del grande interno principale:
- sua definizione architettonica e spaziale
- viste complessive e di dettaglio
Le lezioni teoriche verteranno intorno ai concetti di sezione come categoria compositiva e di spazio pubblico come grande interno.
Alla fine del percorso didattico lo studente dovrà possedere consapevolezza:
- Del concetto di spazio contemporaneo
- Dei modelli e dei tipi legati all’oggetto architettonico a grande scala
Il lavoro seminariale sarà individuale.